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COLDIRETTI: FRODI E CONTRAFFAZIONI A TAVOLA SONO UN CRIMINE ODIOSO IN TEMPI DI CRISI. OLTRE A RISCHIO LA SALUTE DEI CITTADINI, SOTTRATTI ALL’AGROALIMENTARE D’ITALIA 164 MILIONI DI EURO AL GIORNO. OK OPERAZIONE NAS

Le frodi e le contraffazioni a tavola sono un crimine particolarmente odioso in tempi di crisi perché si fonda soprattutto sull’inganno nei confronti di quanti, per la ridotta capacità di spesa, sono costretti a risparmiare sugli acquisti di alimenti. Lo afferma la Coldiretti, nel commentare positivamente le operazioni effettuate dai Carabinieri del Nas che hanno portato nelle ultime 3 settimane al sequestro di 150 tonnellate di alimenti e bevande potenzialmente pericolosi per la salute, detenuti in modo non idoneo o irregolarmente commercializzati.

Non solo viene messa a rischio la salute dei cittadini ma per effetto della falsificazione e delle frodi - sottolinea la Coldiretti - vengano sottratti all’agroalimentare nazionale ben 164 milioni di euro al giorno che potrebbero, invece, generare reddito ed occupazione. La tendenza a risparmiare nella preparazione degli alimenti sotto la pressione della crisi aumenta il pericolo delle frodi. Le preoccupazioni - continua la Coldiretti - riguardano anche l’Italia che è un forte importatore di prodotti alimentari, con il rischio concreto che nei cibi in vendita vengano utilizzati ingredienti di diversa qualità come il concentrato di pomodoro cinese, l’extravergine tunisino, le mozzarelle taroccate ottenute da latte in polvere, paste fuse e cagliate proveniente dall’estero.

Spesso la criminalità si avvantaggia della mancanza di trasparenza nei flussi commerciali e nell’informazione ai consumatori. In questa situazione c’è spazio per comportamenti illeciti dagli effetti gravissimi sia per la salute delle persone che per l’attività economica delle imprese. Gli ottimi risultati dell’attività di contrasto messa in atto dalla Magistratura e da tutte le forze dell’ordine impegnate confermano - sostiene la Coldiretti - la necessità di tenere alta la guardia e di stringere le maglie troppo larghe della legislazione a partire dall’obbligo di indicare in etichetta la provenienza della materia prima impiegata, voluto con una legge nazionale approvata all’unanimità dal parlamento italiano lo scorso anno ma non ancora applicata. La lotta alla contraffazione alimentare è considerata prioritaria dalla maggioranza dei cittadini: le frodi a tavola sono le più temute da sei italiani su dieci anche i rischi che comportano per la salute, secondo una indagine Coldiretti/Swg. Al secondo posto (40%) vengono quelle legate al fisco, mentre le truffe finanziarie sono lo spauracchio del 26% degli italiani.

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