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COLDIRETTI: “LA SIMEST CONFERMA CHE SIAMO DI FRONTE AD UN CASO DI FINTO MADE IN ITALY CHE TUTTI CONDANNANO CON L’AGGRAVANTE CHE, A DIFFERENZA DEL PARMESAN E PROVOLONE USA, E’ LO STATO ITALIANO A PRODURLO ALL’ESTERO E L’ITALIA A COMPERARSELO”

“La Simest ci conferma che siamo di fronte ad un caso di finto Made in Italy (o Italian sounding) che tutti condannano con l’aggravante che in questo caso, a differenza del parmesan e del provolone statunitense, è lo Stato italiano a produrlo all’estero e l’Italia a comperarselo”. Lo afferma, in una nota stampa, la Coldiretti “in riferimento alle dichiarazioni della Simest che conferma la partecipazione dello Stato Italiano nella società romena Lactitalia che, come tutti possono verificare sul sito www.lactitalia.ro, vende formaggi ottenuti con latte ungherese e romeno con marchi Dolce Vita, Toscanella e Pecorino ma anche mascarpone, ricotta, mozzarella, caciotta, solo per citarne alcuni”.
L’aver fatto “chiarezza su quale è la destinazione del formaggio ottenuto con latte straniero e “spacciato” come Made in Italy non fa - sostiene la Coldiretti - che aggravare una situazione che già di per se è incomprensibile. Sarebbe opportuno a questo punto che, non tanto la Simest, ma chi la controlla ci spiegasse in dettaglio - conclude la Coldiretti - in quali altri imprese è coinvolta nel mondo nella produzione di finto Made in Italy, alimentare e non, che fa concorrenza sleale alle imprese italiane”.
Simest è società pubblica che promuove l’internazionalizzazione. Le visure, sottolinea la Coldiretti, mostrano che Lactitalia è una srl composta da due soci, una srl romena (Roinvest) di cui sono risultati soci “cittadini apparentemente di nazionalità romena” e la Simest, società italiana controllata dallo Stato (76% del capitale) istituita come spa nel 1990 per promuovere l’internazionalizzazione delle imprese e assistere gli imprenditori nelle attività all’estero. La Lactitalia - secondo il suo sito internet - trasforma latte di mucca e di pecora e vende i propri prodotti con due marchi, uno per il mercato estero e uno per quello romeno, come “Dolce Vita” e “Gura de Rai”. Tra i prodotti ci sono anche “Pecorino” e “Toscanella”, entrambi realizzati con latte di pecora, ma ci sono anche altri nomi italiani come mascarpone, ricotta, mozzarella, caciotta. La Simest - spiega la Coldiretti - è socio di un’azienda chiamata Lactitalia, con sede in Romania, che produce formaggi usando latte di pecora romeno e ungherese. Nel suo sito si descrive come “società di diritto romeno costituita al 100% da investitori italiani. La capacità di trasformazione dello stabilimento è pari a 100.000 litri di latte al giorno; per i prodotti finiti la commercializzazione avviene verso gli Usa, l’Unione europea e la Romania”. La Lactitalia ha aperto nel 2007 un caseificio a Izvin, vicino Timisoara, con un investimento di 5 milioni finalizzato alla produzione di formaggi e latticini destinati sia al mercato romeno sia all’export: i principali paesi di sbocco sono gli Usa, con il 55% delle esportazioni, l’Italia e la Grecia.

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