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COLDIRETTI - MADE IN ITALY: LA PRODUZIONE DELL’OLIO CROLLA DEL 10%, MA LA QUALITA’ E’ AL TOP

La produzione nazionale di olio di oliva, stimata in calo del 10% sul 2006, andrà su valori di poco superiori ai 5 milioni di quintali per effetto della forte siccità estiva anche se le condizioni climatiche antecedenti la raccolta sono state favorevoli ed hanno assicurato una ottima qualità e rese in olio superiori alla media. Lo afferma la Coldiretti nel sottolineare che la novità del 2007 è rappresentata dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n.243 del 18 ottobre il decreto sull’obbligo di indicare in etichetta la provenienza delle olive impiegate nell’olio vergine ed extravergine.

Il decreto - sottolinea la Coldiretti - prevede che sulle confezioni di olio d’oliva vergine ed extravergine siano indicati obbligatoriamente lo Stato nel quale le olive sono state raccolte e dove si trova il frantoio in cui è stato estratto l’olio, entro tre mesi dalla pubblicazione per consentire di etichettare in trasparenza il nuovo raccolto. Solo la scritta in etichetta “olio ottenuto da olive italiane” - sottolinea la Coldiretti - garantirà la provenienza nazionale dell’extravergine in commercio per impedire di “spacciare” come made in Italy miscugli di olio spremuto da olive spagnole, greche e tunisine, come è avvenuto fino ad ora senza alcuna informazione per i consumatori.

Con l’entrata in vigore de Decreto, se le olive sono state prodotte in più paesi, questi andranno tutti indicati e per i trasgressori - ha precisato la Coldiretti - sono previste multe fino a 9.500 euro. L’obbligo di indicare l’origine delle olive impiegate in etichetta previsto dal decreto è - continua la Coldiretti - un contributo alla trasparenza se si considera che nei primi sei mesi del 2007 si è verificato un aumento record del 30 per cento degli arrivi di olio di oliva estero proveniente soprattutto da Spagna, Tunisia e Grecia.

In Italia si stima un consumo nazionale di 14 kg a persona con una netta preferenza per l’extravergine per il quale si registra un aumento degli acquisti in quantità dell’1,4% mentre i prezzi medi al dettaglio sono risultati sostanzialmente stabili rispetto allo scorso anno (-0,5%) sulla base dei dati Ismea Ac Nielsen relativi ai primi otto mesi del 2007. L’Italia è il secondo produttore europeo di olio di oliva e con 38 denominazioni (Dop/Igp) riconosciute dall’Unione Europea, che sviluppano un valore della produzione agricola di 2 miliardi di euro e garantiscono un impiego di manodopera per 50 milioni di giornate lavorative.

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