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COLDIRETTI: NEI CONSUMI ALIMENTARI CROLLA IL PANE (-6,3%), LE VERDURE (-4,2%) ED IL VINO (-4,6 %)

Il crollo dei consumi di pane (-6,3%), verdure (-4,2%) e vino (-4,6%) spingono verso il basso gli acquisti familiari di prodotti alimentari che fanno registrare in quantità una riduzione dello 0,7%: emerge da un’analisi della Coldiretti sui dati definitivi Ismea Ac Nielsen, sul 2007. Ma, a fronte della riduzione nelle quantità acquistate, si è verificato - sottolinea ancora la Coldiretti - un aumento dei prezzi che ha fatto crescere dell’1,2% la spesa per l’acquisto domestico dei prodotti agroalimentari, che è risultata di poco inferiore ai 50 miliardi di euro.

Nella busta della spesa delle famiglie italiane - precisa la Coldiretti - c’è più pollo (+3,8%), frittata (+4,2% per le uova) e acqua minerale (+1,6%); calano pane, verdure e vino, ma anche pasta di semola (-2,6%), burro (-3,6%), frutta (-2,5%) e olio di semi (-5,6%); sostanzialmente stabili le quantità acquistate di riso (-0,4%), latte e derivati (+0,9%), prodotti ittici (-0,8%) e olio di oliva (-1,7%).

Con l’effetto dei prezzi il 75% delle famiglie italiane ha cambiato abitudini alimentari, con oltre la metà che ha variato il tipo di prodotti acquistati, sulla base dell’indagine Coldiretti-Swg “Le opinioni di italiani e europei sull'alimentazione” dalla quale emerge peraltro che la responsabilità degli aumenti viene attribuita dal 66% dei cittadini soprattutto ai troppi passaggi intermedi che i prodotti fanno per arrivare dal produttore al consumatore.

Per contribuire a superare questo limite la Coldiretti si è posta l’obiettivo di aprire in ogni città un mercato per la vendita diretta da parte degli agricoltori di prodotti locali senza intermediazioni. A partire dal 2008, con la pubblicazione del decreto sulla vendita diretta, in tutti i Comuni è possibile avviare mercati gestiti dagli agricoltori localizzati anche in zone centrali e con frequenza giornaliera, settimanale o mensile a seconda delle esigenze locali. Si tratta di ripetere una esperienza di successo dei mercati degli agricoltori di altri Paesi come Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti dove il fenomeno è in rapida espansione. Negli Stati Uniti si registra un vero boom nelle città dei mercati degli agricoltori con un aumento del 53% negli ultimi 10 anni dei cosiddetti “farmer market”, dove è possibile acquistare prodotti freschi e genuini come frutta e verdura locali. La svolta americana verso una alimentazione più equilibrata si registra nell’apertura di ben 4385 farmers market, dei quali 496 nella sola California. I mercati degli agricoltori negli Usa sono ormai presenti in tutte le principali città come New York, Los Angeles o San Francisco ma anche nei centri più piccoli dove sono diventati appuntamenti irrinunciabili per una parte crescente della popolazione che presta attenzione al cibo che consuma.

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