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COLDIRETTI: PER TARTUFO SI ANNUNCIA STAGIONE ORO. GIRO D'AFFARI DI 400 MILIONI EURO ALL'ANNO

Grazie all'estate molto piovosa, stagione di ottima qualità per il tartufo: lo afferma la Coldiretti sottolineando che il tartufo è una specialità che, fresca, conservata o trasformata, vale 400 milioni di euro all'anno e coinvolge nella raccolta decine di migliaia di professionisti impegnati a rifornire negozi e ristoranti di prodotti tipici.
"La ricerca dei tartufi praticata già dai Sumeri svolge - ricorda la Coldiretti - una funzione economica a sostegno delle aree interne boschive dove rappresenta una importante integrazione di reddito per le comunità locali, con effetti positivi sugli afflussi turistici come dimostrano le numerose feste e sagre locali organizzate in suo onore".
Il tartufo è un fungo che vive sottoterra ed è costituito in alta percentuale da acqua e da sali minerali assorbiti dal terreno tramite le radici dell'albero con cui vive in simbiosi. Nascendo e sviluppandosi vicino alle radici di alberi come il pino, il leccio, la sughera e la quercia, il tartufo, deve le sue caratteristiche (colorazione, sapore e profumo) proprio dal tipo di albero presso il quale si è sviluppato. La forma, invece dipende dal tipo di terreno: se soffice il tartufo si presenta più liscio, se compatto, diventa nodoso e bitorzoluto per la difficoltà di farsi spazio.
Le regioni più vocate alla sua raccolta - spiega la Coldiretti - sono, in particolare, il Piemonte e le Marche, ma anche Toscana, Umbria, Abruzzo, Lazio, Molise e Calabria. I tartufi sono noti per il loro forte potere afrodisiaco e in cucina - continua la Coldiretti - il tartufo nero viene per lo più utilizzato in cottura o per farcire ma anche a crudo, tagliato a fettine e messo su piatti di pasta fresca. Il bianco, invece va rigorosamente gustato a crudo su noti cibi come la fonduta, i tajarin al burro e i risotti. Per quanto riguarda i vini il tartufo bianco esige grandi vini rossi, il nero, invece ammette anche i bianchi.
Anche su funghi e tartufi incombe il rischio Cina con un aumento del 67% nel valore delle esportazioni cinesi in Italia per funghi e tartufi essiccati, conservati o freschi, nel primo trimestre del 2005, dopo che nel 2004 l'importo era già raddoppiato per un valore annuale di 10,6 milioni di euro e con la Cina che - conclude la Coldiretti - è risultata il primo partner commerciale nell'esportazione in Italia di funghi e tartufi essiccati.

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