Un crollo delle importazioni di merci e beni, spesso, racconta le difficoltà economiche di un Paese, il calo dei consumi e così via. Ma c'è anche chi, guardando al wine & food, le legge come “svolta patriottica nelle tavole degli italiani. Nel mese di aprile le importazioni di cibi e bevande stranieri crollano del 16% mentre tiene l’export alimentare tricolore (calo di appena l’1%)”. A dirlo la Coldiretti sui dati Istat relativi al commercio estero. “L’emergenza coronavirus spinge l’82% dei consumatori a privilegiare nel carrello prodotti Made in Italy per sostenere l’occupazione e l’economia nazionale (indagine Coldiretti-Ixè). Non è un caso che il mercato dei cibi patriottici in grande espansione abbia raggiunto il valore record di 7,1 miliardi di euro e interessa ormai il 25% di tutti gli alimenti sugli scaffali dei supermercati con bandiere, simboli, scritte e denominazioni che richiamano il Belpaese, secondo un’analisi Coldiretti su dati Nielsen”.
L’attenzione alla provenienza nazionale, secondo Coldiretti, ha portato a ridurre la presenza di molti prodotti stranieri che negli ultimi anni si sono affermati sulle tavole degli italiani, dalla carne di manzo inglese (-38%) allo Champagne francese (-24%), fino alla frutta esotica come il mango (-40%), secondo un’analisi Coldiretti sul valore delle importazioni a marzo 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un fenomeno spinto anche dalla mobilitazione #MangiaItalianopromossa dalla Coldiretti per favorire l’economia tricolore nei mercati, nei ristoranti, negli agriturismi con il coinvolgimento di numerosi volti noti della televisione, del cinema, dello spettacolo, della musica, del giornalismo, della ricerca e della cultura, ma anche di industrie alimentari e distribuzione commerciale che si sono impegnate a garantire regolarità delle forniture alimentari agli italiani e a combattere qualsiasi forma di speculazione sul cibo dai campi alle tavole.
All’alleanza salva spesa promossa assieme a Filiera Italia hanno aderito grandi gruppi come Conad, Coop, Auchan, Bennet, Cadoro, Carrefour, Decò, Despar, Esselunga, Famila, Iper, Italmark, Metro, Gabrielli, Tigre, Oasi, Pam, Panorama, Penny, Prix, Selex, Superconti, Unes, Vegè.
“La nuova tendenza degli italiani a prediligere prodotti di origine nazionale - afferma il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini - è un fenomeno importante per il rilancio del mercato interno che va sostenuto mettendo finalmente in trasparenza l’origine di tutti i prodotti in commercio. Occorre però sostenere anche le esportazioni sui mercati esteri con un piano straordinario di internazionalizzazione con la creazione di nuovi canali e una massiccia campagna di comunicazione per le produzioni 100% Made in Italy e per l’Italia a partire da quei paesi dai quali i flussi di arrivo sono storicamente più consistenti”.
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