“L’Italia agreste ovvero “di campagna” oggi vuol dire sostenibilità ambientale e sociale, qualità della vita, occupazione e primati nel mondo del Made in Italy alimentare, ma anche una delle poche strade possibili per far tornare a crescere l’Italia”. Lo ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel commentare le dichiarazioni del presidente di Confindustria Giorgio Squinzi sul rischio di una Italia “agreste e bucolica” che non crea posti di lavoro nè risolve i problemi di mancata crescita.
“E’ certo difficile convincerci - ha concluso Marini - che l’Italia del futuro possa essere quella di “tante Ilva” abituate nel tempo a scaricare sul Paese costi ambientali e sociali insostenibili”. “Qualcuno - è il commento del deputato pdl Russo in Commissione Agricoltura - dovrà pur dire al presidente di Confindustria Squinzi che perfino i servizi segreti rilevano come vi siano imprese e Stati attratti dalle agricolture di qualità. Per l’Italia poi non c’è storia di fronte ai disastri dei poli chimici e dei tanti inquinanti. Vi è una sola possibilità: recuperare i valori delle produzioni agricole in chiave di qualità e farli competere nei mercati del mondo”.
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