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COME IL VENEZIANO MARCO POLO FU TRA I PRIMI OCCIDENTALI AD ARRIVARE IN CINA, TRA IL 1200 E IL 1300, APRENDO LA VIA A COMMERCI E RELAZIONI DIPLOMATICHE, OGGI I VINI DELLA “SERENISSIMA” PUNTANO ALLA CINA CON “ITALIAN WINE FOR CHINA AND TAIWAN 2013”

Come l’esploratore veneziano Marco Polo fu tra i primi occidentali ad arrivare in Cina, il suo “Chatai”, tra il 1200 e il 1300, aprendo la via a commerci e relazioni diplomatiche, oggi i vini della “Serenissima” tornano a percorrere quelle vie per conquistarsi spazi importanti nel mercato che per tutti sarà il più importante del mondo. Si chiama “Italian wine for China and Taiwan 2013” la missione, di scena da oggi all’11 ottobre, a cui parteciperanno il Consorzio Vini Venezia e Uvive, l’Unione Consorzi Vini Veneti Doc, che incontrare gli operatori della ristorazione e dell’hotellerie per presenterare i propri vini, attraverso incontri con degustazioni dei vini, workshop ed eventi.
“Il Consorzio Vini Venezia, forte di un potenziale di produzione di oltre 30 milioni di bottiglie, si sta muovendo con grande dinamicità promozionale verso i mercati internazionali. Molte attività sono in programma nel mercato europeo, ma la nostra attenzione - si legge in una nota - si sta concentrando sul mercato dei paesi “Bric”, mercati che sono in forte espansione, con crescite di consumo significative. Il Consorzio Vini Venezia, la Camera di Commercio di Venezia, la provincia di Treviso, l’Università di Padova e il Centro di Ricerca per l’Agricoltura di Conegliano, sono impegnati in un grande ed organico progetto volto a far conoscere e promuovere i vini in uno dei mercati emergenti del panorama mondiale, la Cina”.
“Vogliamo rivolgere particolare attenzione al mercato cinese meno conosciuto, quello nel centro della Cina - afferma Carlo Favero, direttore del Consorzio Vini Venezia - qui abbiamo avviato una vasta collaborazione con l’accesso alle nostre aziende e ai nostri vini, offrendo corsi di degustazione rivolti principalmente ad operatori del settore, ma anche offrendo supporto ai produttori di vino locali, con le nostre tecniche di produzione sia agronomiche che enologiche”. E, da 9 mesi, a Xi’An, nella provincia dello Shanxii, è operativo un ufficio di corrispondenza del Consorzio Vini Venezia che rappresenta un importante punto di riferimento in terra cinese. “Quello cinese - conclude Favero - è un mercato enologico emergente che rappresenta sì una bella sfida, ma anche una nuova e concreta opportunità di sviluppo per le aziende. Il Consorzio Vini Venezia vuole dare alle aziende consorziate il sostegno e gli strumenti per poter cogliere tale opportunità”.

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