02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

COME ORMAI SUCCEDE DA ANNI, L’AGRITURISMO CONFERMA DI SOFFRIRE MENO DEGLI ALTRI SETTORI DEL TURISMO: PRESENZE GIÙ DEL 3%, SU UNA MEDIA NAZIONALE DEL -18%. A DIRLO AGRITURIST. CHE CRITICA IL GOVERNO: “NON FA NULLA PER IL SETTORE, SIAMO INVISIBILI”

Come ormai succede da anni, l’agriturismo conferma di soffrire meno degli altri settori del turismo: la flessione, per questa estate 2013, è nettamente inferiore alle altre attività “alberghiere”. Sceglierà la vacanza “in fattoria”, secondo una elaborazione di Agriturist (Confagricoltura) su dati dell’Osservatorio Nazionale per il Turismo, poco più di un milione di persone (-3% rispetto al 2012); la durata media dei soggiorni sarà di 4 giorni, in leggera flessione a confronto dello scorso anno. “Andrà invece peggio - rileva Agriturist - per il complesso del turismo. Diversi sondaggi prevedono che questa estate andranno in vacanza solo 26-28 milioni di italiani, 5-6 milioni meno dello scorso anno (-18%); potrebbero, in parte, salvarci gli stranieri, che l’estate scorsa sono cresciuti del 4%, ma è ancora tutto da dimostrare”.

Nondimeno, non mancano le perplessità di Agriturist sulle politiche per il turismo del Governo Letta in quanto, “pur dichiarando buoni propositi, non ha ancora messo in atto nessuna iniziativa concreta - ha detto Cosimo Melacca, presidente di Agriturist - dimostrando attraverso il “far nulla” di non percepire lo stato di sofferenza di chi tutti i giorni, con il proprio impegno e le proprie economie, lotta per gestire la crisi, di certo non creata dalle imprese agricole. Oltretutto l’agriturismo è assente nella presentazione dell’offerta turistica italiana all’estero ed è pressoché introvabile nel portale www.italia.it dove, misteriosamente, è trattato come sottocategoria del turismo itinerante”.

“Le aziende agrituristiche - conclude Melacca - sono tartassate da controlli, obblighi e limitazioni che garantiscono la connessione dell’accoglienza con l’attività agricola. Occorre che a questi handicap corrisponda un sistema di agevolazioni e semplificazioni che permetta loro di essere competitive, tenendo anche conto del prezioso contributo che danno al presidio e alla tutela del territorio. Così come è necessario che non ci siano strutture extralberghiere che operano senza regole e controlli”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli