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STILI DI VITA

Come trasgrediscono gli italiani? Nel “No Diet Day” (6 maggio) vincono pasta, pizza e Parmigiana 

Il giorno “libero” dal regime alimentare si festeggia con le tre P, secondo una ricerca SWG per Deliveroo
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É la pasta una delle trasgressioni di chi è a dieta (ph. Pexels)

Come si godono gli italiani il “giorno libero” della dieta? Sono pasta, pizza e Parmigiana i “guilty pleasure” di chi segue un regime alimentare e che almeno un giorno alla settimana trasgredisce all’insegna delle tre P. A rivelarlo è Deliveroo, la piattaforma leader dell’online delivery, che - per il “No Diet Day” di scena in tutto il mondo il 6 maggio, per sensibilizzare contro l’ossessione del peso e a favore dell’accettazione di sé e del proprio corpo - racconta, attraverso un’indagine condotta da SWG, il complesso, a volte contrastato, rapporto degli italiani con le diete.
Se la maggioranza degli intervistati vorrebbe fare più attività fisica e migliorare il proprio aspetto, solo uno su due ritiene di dover migliorare la propria alimentazione. I giovani sono i più propensi a modificare il proprio stile di vita rendendolo più sano e attento, mentre per un italiano su tre la dieta è qualcosa che non riguarda la propria vita quotidiana, per un altro terzo significa “provarci senza riuscirci” e per il 7% rappresenta, invece, un vero e proprio incubo. Tuttavia, il 19% degli intervistati ha dichiarato di seguire una dieta specifica. Tra le ragioni che conducono gli italiani a seguire un determinato regime alimentare figurano, soprattutto, la perdita di peso, il desiderio di alimentarsi in maniera sana e lo stare bene con sé stessi. É però fondamentale avvalersi della professionalità di un esperto quando si parla di dieta: il 39% sceglie l’alimentazione prescritta da un nutrizionista, mentre solo il 19% decide per il “fai da te”. Ma cosa rende la dieta e la routine alimentare più piacevole?  Per un italiano a dieta su due è proprio il famigerato “giorno libero”, quello in cui, sempre con equilibrio e moderazione, è possibile mangiare quello che più si desidera. E quali sono i piatti preferiti per un perfetto “No Diet Day”? Per il 46%, la pizza, soprattutto i più giovani (per i quali la percentuale sale al 73%), il 29% sceglie un buon piatto di pasta, il 27% la Parmigiana.
Secondo la dottoressa Francesca La Farina, nutrizionista e consulente Università Luiss Guido Carli di Roma “la dieta, come intesa oggi, si allontana molto dal significato originale del termine greco “diaita”, che significa stile di vita, mentre oggi è purtroppo ancora radicato nell’immaginario comune nel senso di regime restrittivo o privazione. Quando un paziente, in assenza di necessità fisiopatologiche che lo impediscono, mi dice che nel suo privato è solito consumare in un certo giorno della settimana la pizza, ma anche il poke o il sushi o l’hamburger, non è assolutamente salutare vietarlo, anzi è necessario introdurre in modo ben bilanciato quell’alimento nel piano alimentare. Inoltre - continua La Farina - le diete restrittive, costruite sulla conta delle calorie, sono non solo sbagliate da un punto di vista scientifico e inefficaci, ma estremamente pericolose per la salute psicofisica. Non è l’eccezione a fare la differenza bensì la routine quotidiana, che quindi va inserita dentro un discorso più ampio di educazione alimentare. Quindi, ben venga il giorno libero, ma sempre con moderazione ed equilibrio”.
Per festeggiare il “No Diet Day”, Deliveroo lancia una speciale iniziativa in collaborazione con i ristoranti “Pasta à Gogo” a Milano e “Da Brando” a Roma: tutti coloro che ordineranno, dal 5 al 7 maggio, un piatto di pasta da questi due ristoranti riceveranno, in omaggio, un simpatico sticker da utilizzare per coprire lo schermo o i temuti numeri della bilancia e dire addio, almeno per un giorno, alla tanto odiata-amata dieta.

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