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COME TUTELARE IL PROPRIO MARCHIO DALLA CONCORRENZA SLEALE, IN ITALIA E ALL’ESTERO? LA RISPOSTA È NELL’ACCORDO TRA L’UNIVERSITÀ DI VERONA E QUELLA DI POLLENZO, CHE FINANZIERÀ UNA BORSA DI STUDIO DEDICATA AL DIRITTO DEL MERCATO AGROALIMENTARE

Come tutelare il proprio marchio dalla concorrenza sleale, nel quadro nazionale ed internazionale? Quali passi intraprendere, sotto il profilo giuridico, affinché un vino o un produzione alimentare possano ambire ad una tutela adeguata alle dimensioni produttive ed efficace nel quadro normativo vigente, basato sulle protezioni europee dell’origine (prodotto locale, Stg, Igp, Dop)? La risposta, a questi ed a tanti altri quesiti che riguardano il comparto dell’agroalimentare italiano, è nell’accordo nato tra l’università di Verona e l’università degli studi di Scienze gastronomiche di Pollenzo. Nel dottorato di diritto privato europeo, coordinato da Tommaso dalla Massara, docente del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’ateneo scaligero, è stata destinata una borsa di dottorato dedicata al mercato agroalimentare, una novità assoluta per il dipartimento di Scienze giuridiche, resa possibile grazie al co-finanziamento dell’Università di Scienze Gastronomiche (www.unisg.it ). Ad aggiudicarsi la borsa, la padovana Giulia Carlotta Salvatori alla quale è stata affidata la ricerca incentrata sui “profili giuridici del mercato agroalimentare”.
La borsa, della durata di tre anni, apre la strada ad un rinnovato rapporto, anche accademico, tra le scienze giuridiche, da una parte, e il settore agroalimentare, dall’altro, un comparto, quest’ultimo, in cui, a fronte di continue nuove normative nazionali e internazionali, le competenze giuridiche sono ancora scarse e gli addetti ai lavori sono pochi e poco formati, soprattutto al livello della ricerca scientifica, poiché l’ambito è pressoché integralmente lasciato i pratici.
“Come presidente dell’Unisg - spiega Carlo Petrini - esprimo viva soddisfazione per il percorso di collaborazione che inizia, grazie al dottorato di ricerca, tra il nostro piccolo ateneo e l’università di Verona. Il quadro giuridico che caratterizza il settore agro alimentare aumenta ogni giorno di complessità ed è certamente un bel segno che due realtà universitarie giovani e dinamiche formino una partnership per affrontarne, con ambizioni scientifiche, alcuni degli aspetti salienti”.

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