La bilancia commerciale del settore agroalimentare italiano ha chiuso il 2007 con un saldo negativo di 9,4 miliardi di euro, registrando un discreto miglioramento rispetto al 2006 (-5,2%). Lo rivela uno studio dell’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (Ismea). L’Ismea precisa che le esportazioni, ammontate a 23,7 miliardi di euro, sono cresciute del 6,4%; l’import è aumentato del 2,8%, portandosi vicino ai 33,1 miliardi di euro.
Risultati ancora migliori sul fronte delle esportazioni, sottolinea l’Ismea, per i prodotti di punta del “made in Italy” alimentare, che includono quelli a forte connotazione di tipicità, cresciuti nel complesso del 7,6%. L’insieme di questi prodotti ha potuto beneficiare, nel 2007, di una dinamica crescente dei valori unitari all'esportazione anche nei Paesi terzi, dove la competitività è stata in generale penalizzata dall’apprezzamento dell’euro. E’ cresciuto in misura considerevole, conclude l’Ismea, anche il ruolo dell’Italia nel panorama internazionale: l’export tricolore ha raggiunto nel 2007 un’incidenza pari al 5,2% in rapporto alle esportazioni mondiali agroalimentari, contro il 3,7% del 2006.
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