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RISTORAZIONE IN CRISI

Comuni e pubblici esercizi chiedono l’allentamento delle restrizioni a bar e ristoranti

In attesa del nuovo Dpcm, Fipe/Confcommercio auspica l’apertura serale della ristorazione nelle zone gialle e fino alle ore 19 nelle zone arancioni

Dopo il primo decreto-legge del Governo Draghi, che ha prorogato lo stop agli spostamenti fra le Regioni fino al 27 marzo, si attendono adesso novità riguardo il nuovo Dpcm che prenderà il posto di quello in scadenza il 5 marzo. Grande attenzione sul sistema a colori e tutta la serie di normative e divieti relativi alla ristorazione, una delle categorie più colpite dai provvedimenti anti-Covid. L’Anci, l’associazione dei Sindaci d’Italia, si è detta favorevole ad un allentamento delle restrizioni nei confronti di bar e ristoranti. Sulla stessa lunghezza d’onda Fipe-Confcommercio, che torna a chiedere a gran voce la riapertura serale, fino alle ore 22, nelle zone gialle, e fino alle 18 in zona arancione.
“Sta crescendo la consapevolezza che è più facile far rispettare le misure di distanziamento e di sicurezza sanitaria all’interno di un locale, piuttosto che nelle piazze e nelle strade dove le persone finiscono per assembrarsi senza alcuna precauzione - commenta la Federazione dei Pubblici Esercizi (Confcommercio) - ci auguriamo che il primo Dpcm del nuovo Governo segni un cambio di passo nelle politiche di mitigazione del contagio da Covid19”.
La Fipe/Confcommercio chiede anche di evitare eventuali nuovi provvedimenti last minute, perché le “centinaia di migliaia di imprese non possono essere aperte o chiuse con un’ordinanza pubblicata nella notte e valida dalla mattina successiva. Occorre rispetto per il lavoro di oltre un milione di persone e per un’intera filiera che proprio in bar e ristoranti ha un fondamentale punto di riferimento”. Visto che i contagi si stanno diffondendo a macchia di leopardo sul territorio, con piccoli focolai e città pressoché immuni, la Fipe/Confcommercio auspica, infine, che le aperture possano essere regolate anche su base locale, di modo che le misure restrittive siano efficaci e selettive.

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