Se il Paese che vanta i consumi medi pro capite di vino più alti al mondo è il Portogallo, a quota 54 litri annui, stando ai dati Oiv del 2017, in termini di spesa a persona le cose vanno in maniera decisamente diversa, ed in testa, con una distanza abissale su tutti gli altri, c’è l’Australia, dove si spendono ben 408,6 dollari a persona per il vino, per un consumo di 27 litri pro capite. Quasi il doppio della Francia, seconda a 209 dollari a persona l’anno, come rivelano i dati dell’American Association of Wine Economists, mentre al terzo posto si piazza la Svizzera, con 184,9 dollari a persona di spesa enoica annua, e quinto per consumi medi (40,8 litri). Al quarto posto, proprio il Portogallo (175,3 dollari di spesa media a persona), seguito da Argentina (169,8 dollari a testa) e Italia (155,6 dollari a testa). Poco a che vedere con la classifica dei Paesi in cui si beve, mediamente di più, ma interessante per capire, in un certo senso, la penetrazione dei consumi enoici. Non è un caso, ad esempio, che davanti agli Stati Uniti, primo importatore al mondo ma dove il vino non è l’alcolico più amato da ampie fasce di popolazione, dove si spendono 92,6 dollari a persona, ci siano Canada (145,8 dollari), Danimarca (142,6 dollari), Gran Bretagna (133,4 dollari), Svezia (130,2 dollari), Belgio (125,2 dollari), Norvegia (120 dollari), Austria (102,3 dollari), Olanda (95,2 dollari), Irlanda (94,6 dollari) e Germania (93,9 dollari). Ancora più in basso la Spagna, a quota 72,7 dollari di spesa media annua a persona in vino, ma decima per consumi, con 25,4 litri pro capite.
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