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CON I “FARMER MARKET” SI ACCORCIA LA FILIERA E SI PUO’ RISPARMIARE FINO AL 30% SULLA SPESA PER I PRODOTTI AGRICOLI, MA SONO ANCORA POCHE LE STRUTTURE IN ITALIA. ENTRO FINE ANNO FORSE A QUOTA 400, 1 OGNI 20 COMUNI ...

Con i “farmer market”, acquistando direttamente frutta, verdura, vino, latte e formaggio dalla mani di chi lo produce, accorciando così al minimo la filiera e riducendo i costi di distribuzione, si può risparmiare fino al 30%. Ma trovare i mercatini dove gli agricoltori commercializzano i loro prodotti direttamente, non è ancora così semplice.

Se, secondo le stime della Coldiretti, riportate da “Il Sole 24 Ore” del 26 agosto 2008, sono oltre 57.000 le aziende che fanno vendita diretta, per un giro d’affari complessivo di 2,5 miliardi di euro, i “farmer market” veri e propri potrebbero arrivare entro la fine dell’anno a 400.

Come dire, nella più rosea previsione, soltanto 1 ogni 20 comuni. Se il primo “farmer market” è nato a Taranto, e altri sono operativi a Torino, presto ne dovrebbero essere aperti a Milano e Roma.

Lo sviluppo dei “farmer market”, sicuramente auspicabile e importante, deve essere quindi più incisivo se vuol rappresentare uno strumento concreto e a disposizione di molti per contrastare concretamente l’aumento dei prezzi dei generi alimentari.

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