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CON IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE LUCA ZAIA AL VIA LA STAGIONE DEL NOVELLO. ECCO I NUMERI DEL “PRIMO VINO” 2009, DI SCENA A VERONA. LA COLDIRETTI: NOVELLO AL VIA, PRESTO ARRIVA ANCHE IL BEAUJOLAIS

“Sono felice di poter stappare simbolicamente la prima bottiglia di Novello in Veneto e nel giorno di Fiera Cavalli. La produzione di Novello, in questo territorio, è particolarmente importante, sia per qualità che per quantità”. Così il Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia annuncia la sua presenza, domani a Verona (Palazzo della Gran Guardia) per l’avvio della stagione del Novello, con “Anteprima Novello”, expo e degustazione della produzione nazionale di Novelli.
Quest’anno i produttori di vino Novello sono 236 e la produzione è valutata in 9,2 milioni di bottiglie. “Stimiamo - ha aggiunto Zaia - che la vendemmia sarà di 68.000 ettolitri, pari allo 0,15% della produzione nazionale di uva da vino, per un fatturato di 42,3 milioni di euro. Il 12% della produzione di Novello è destinato all’esportazione; il 40% del Novello viene consumato in genere nella Regione di produzione. Una caratteristica, questa, che fa del Novello un vino fortemente identitario e strettamente legato alle tradizioni locali”.
Il 61% delle bottiglie di Novello si produce nel Nord Italia, il 20% al Centro e il 19% al Sud e nelle Isole. Il Novello italiano può essere prodotto usando qualsiasi tipo di uva (preferibilmente rossa). Quelle più comunemente utilizzate sono, in ordine di importanza: Merlot, Sangiovese, Cabernet, Montepulciano, Barbera, Ciliegiolo, Corvina, Rondinella, Teroldego, Molinara.

Focus - Il Novello al via batte di 2 settimane il Beaujolais
Passato un minuto dalla mezzanotte del 5 novembre, sarà possibile stappare la produzione di oltre 9 milioni di bottiglie di Novello, realizzata in Italia nel 2009, e in vendita in negozi, ristoranti, enoteche, winebar e vinerie per essere consumate entro i prossimi 6 mesi, termine ultimo consigliato perché il primo vino dell’annata ad essere imbottigliato mantenga inalterate le proprie caratteristiche. Lo stima la Coldiretti nel sottolineare che la produzione made in Italy arriva con ben due settimane di anticipo sul concorrente Beaujolais Nouveau francese che si potrà assaggiare solo a partire dal terzo giovedì di novembre (il 19 novembre). Un vantaggio del made in Italy, per il momento solo temporale, che non intacca però il primato della Francia.
Se la produzione di Novello sarà più contenuta sul 2008, in linea con la vendemmia generale, i prezzi di vendita del Novello made in Italy sono stabili e variano - sottolinea la Coldiretti - su valori compresi tra i 2 e i 10 euro a bottiglia, con una media di 5 euro. Il fatturato del Novello raggiungerà nel 2009 un valore superiore ai 40 milioni di euro ed è realizzato da quasi 250 produttori, con oltre un terzo del totale delle bottiglie che esce dalle cantine del Veneto che insieme al Trentino copre quasi la metà della produzione nazionale (a seguire si posizionano la Toscana, la Sardegna, l’Emilia Romagna e la Puglia). La produzione italiana è caratterizzata soprattutto da monovitigno, con l’utilizzazione di un’ampia gamma di vitigni autoctoni (Teroldego, Ciliegiolo, Nero d’Avola ...) anche se quelli più utilizzati sono nell’ordine: Merlot, Sangiovese, Cabernet, Montepulciano, Barbera.
Il “vino da bere giovane” è nato negli anni ’50 in Francia nella regione Beaujolais e le sue caratteristiche sono determinate dal metodo di vinificazione utilizzato che è stato messo a punto dal ricercatore francese Flanzy ed è fondato sulla macerazione carbonica. Leggero, con bassa gradazione (11 gradi) e bouquet aromatico, il novello viene consumato soprattutto dal pubblico dei più giovani in abbinamento con i prodotti autunnali, dalle caldarroste ai prodotti tipici del territorio come salumi, verdure in pinzimonio e formaggi piccanti a pasta molle, degustati in casa o in pizzerie, enoteche, winebar, ristoranti e nelle piazze dove sono tante le sagre e le feste paesane dedicate a questo vino.

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