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CON L’ESTATE LA PELLE SI SCOPRE, E SCATTA LA DIETA-MANIA PER ARRIVARE IN SPIAGGIA IN PERFETTA FORMA. MA COME SCEGLIERE QUELLA GIUSTA? INTANTO EVITANDO GLI ERRORI, COME AFFIDARSI A DIETE CHE HANNO NOMI DI PERSONE O CITTÀ, DICONO I NUTRIZIONISTI ...

Non Solo Vino
Tutti a dieta

“Quando una dieta porta il nome di una città o di una persona diffidate: spesso é una truffa”. Parola di Eugenio del Toma, primario emerito del Servizio di Dietologia e Diabetologia dell’Ospedale San Camillo-Forlanini di Roma. L’estate e’ arrivata: per molti e’ sinonimo di vacanze, ma altrettanti la salterebbero a piè pari solo per evitare la “prova costume”. E come ogni anno, si punta a rimettersi in forma in 3 giorni, con l’aiuto delle molte diete di moda. Da quelle in cui 4 banane o mezzo chilo di finocchi sembrano essere l’elemento chiave per perdere peso, alla PaleoDiet “crudista” di Demi Moore. Ma per chi, oltre che alla forma, tiene anche alla salute, 3 esperti nutrizionisti spiegano cosa c’e’ di giusto o sbagliato nelle “mode” alimentari 2013, e quali sono le diete “bufala” da bollino rosso. La dieta buddista sembra essere uno degli ultimi trend di quest’anno: consiste nel mangiare frutta a colazione, riso e verdura a pranzo e a cena, niente olio e sale, sì a salsa di soia e alle tisane, e promette un dimagrimento di 4 kg a settimana. Un regime alimentare “alla soglia del maltrattamento - dice all’Adnkronos Sara Farnetti, specialista in Medicina Interna ed esperta in nutrizione funzionale - L’uomo non può vivere di soli zuccheri se non fa meditazione tutto il giorno”. Il riso infatti ha un elevato indice glicemico, che significa che fa aumentare velocemente il glucosio nel sangue, con conseguente rilascio massiccio di insulina, ormone che fra le altre cose fa gonfiare la pancia. Inoltre, non e’ nemmeno previsto il consumo di olio che, associato al riso, rallenta questo processo. “Questa dieta se portata avanti a lungo e’ pericolosa, crea uno squilibrio ormonale con rischio diabete”. E soprattutto mancano le proteine: “se mangio solo zuccheri l’organismo va ad attingere le proteine che gli servono dai muscoli, e’ una forma di autocannibalismo - sottolinea Attilio Giacosa, direttore scientifico del dipartimento di gastroenterologia del gruppo sanitario Policlinico di Monza - e ci si ritrova con lo stesso grasso ma meno tessuto muscolare”.
Qualche parola sulla “Paleodiet”, ovvero la dieta che prevede che si torni a mangiare “come nell’era paleolitica”: solo cibi rigorosamente crudi (o non cotti sopra i 48 gradi centigradi). “L’uomo si e’ messo al sicuro da molte malattie quando ha scoperto il fuoco: il cibo moderno ci ha fatto allungare la vita di molti anni”, afferma Del Toma. Famosa perché adottata da personaggi del calibro di Demi Moore e Robin Williams, la dieta crudista “è da prendere con le pinze perché espone l’uomo a molti batteri come la salmonella, e tossine come il botulino - dice Farnetti - inoltre c’e’ un elevato rischio di sviluppo di allergie”. In particolare l’esperta sconsiglia di mangiare pesci di grossa taglia crudi. “Salmone e tonno andrebbero consumati non piu’ di 1 volta al mese: sono tra i piu’ tossici - commenta - essendo grassi, fanno un “effetto spugna” per i metalli pesanti e per le diossine. Queste ultime non vengono metabolizzate dal pesce, e vanno a interferire con il nostro sistema ormonale e riproduttivo”. Di buono da questa dieta bisogna prendere il grosso consumo di verdure crude a tutte le ore della giornata, anche se “una veloce sbollentata, può rendere biodisponibili (assorbibili) principi nutritivi importanti, come ad esempio il beta-carotene nella carota”, aggiunge Farnetti. C’e’ poi chi gioca sulla quantità, invece di puntare sulla qualita’ del cibo. Ne e’ un esempio la dieta Fast: dove per due giorni a settimana e’ possibile consumare al massimo 500 Kcal per le donne, e 600 per Kcal gli uomini. Mentre nei restanti 5 giorni i pasti sono completamente liberi. “Questo sistema potrebbe andare bene piu’ per stabilizzare il peso che per perderlo - suggerisce Farnetti - comunque non bisogna abbuffarsi il resto della settimana”. Il problema, spiegano gli esperti, e’ che rischia di venir meno il principio di educazione alimentare, dove si mangiano le cose giuste sia per la forma, ma specialmente per la salute: “la dieta di per se e’ un maltrattamento, esiste e va rispettato invece il concetto di stile di vita sano”, conclude Del Toma.

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