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CON LA FIRMA DEL COMMISSARIO EUROPEO ALL’AGRICOLTURA DACIAN CIOLOS, LA CINTA SENESE, UNA DELLE RAZZE SUINE PIÙ FAMOSE E PREGIATE DEL BELPAESE, DIVENTA DOP, E COSÌ SALGONO A 241 LE DENOMINAZIONI ITALIANE RICONOSCIUTE DALL’UNIONE EUROPEA

Con la firma del Commissario europeo all’agricoltura Dacian Ciolos, la Cinta Senese, una delle razze suine più famose e pregiate del Belpaese, diventa Dop, e così salgono a 241 le denominazioni italiane riconosciute dall’Ue. Parole di soddisfazione anche dalla Regione Toscana, regista insieme alla provincia di Siena ed agli allevatori del lungo percorso che ha portato al riconoscimento in sede europea: “si chiude così, felicemente - spiega l’assessore regionale all’agricoltura, Gianni Salvadori - il lungo percorso che ha portato al riconoscimento della Dop per questa razza di suini autoctoni della Toscana. Una razza particolarmente antica e famosa da sempre in Toscana, pregiata per la qualità organolettica e nutrizionale delle sue carni, che viene allevata al pascolo, ma che aveva rischiato seriamente l’estinzione. È stato proprio il lavoro congiunto degli allevatori, insieme alla Regione, alla provincia di Siena e a tutti gli enti preposti a permettere di nuovo la diffusione di questo suino e la valorizzazione dei prodotti derivati dalle sue carni. Ora il riconoscimento ufficiale della Dop corona questo lavoro”. Anche il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania, ha accolto con soddisfazione la buona notizia arrivata da Bruxelles: “il riconoscimento dell’Unione europea è una buona notizia per l’agroalimentare italiano. Il lavoro degli allevatori e dei produttori senesi che nei secoli hanno selezionato una razza robusta e in grado di utilizzare quasi esclusivamente le risorse naturali tipiche dell’ambiente toscano è stato giustamente premiato. La “Cinta Senese” è certamente una delle eccellenze del made in Italy”.

Focus - La Cinta Senese
La cinta senese si caratterizza per avere taglia media, con cute nera, setole nere poco folte, ed una caratteristica fascia bianco rosata (una sorta di cintura, per l’appunto) che cinge torace, spalle, garrese e arti anteriori. Il grifo si presenta più allungato e stretto rispetto alle altre razze di maiali, un adattamento ad uno stile di vita più rustico, la coda con pennacchio di setole in fondo è quasi sempre portata senza ricciolatura. Le orecchie sono di piccola dimensione, dirette in avanti e un po’ in basso, a coprire gli occhi dai rovi e dalle sterpaglie.

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