Millefoglie dagli ingredienti preziosi, bigné rigonfi di crema di rubini, pasticcini glassati da pavé di diamanti: sono i nuovi anelli Pom Pom, la collezione di pezzi unici che Pomellato ha presentato a Milano parafrasando il linguaggio goloso della pasticceria.
La maison orafa, nei giorni scorsi, ha lasciato che uno chef francese scoperchiasse i vassoi delle “leccornie” descrivendone i “sapori”: così l’anello tempestato di zaffiri rosa ha evocato il sapore delle fragole, l’acquamarina è diventata un vago sentore di anice, l’oro ha promesso di sciogliersi in bocca come burrosa sfoglia. La presentazione di Milano si ripeterà a New York, Parigi e Montecarlo.
E’ il secondo anno che Pomellato si cimenta con la gioielleria haut de gamme: dopo il successo del 2007, arriva la nuova collezione “couture” che, per il marchio guidato da Francesco Minoli, rappresenta soprattutto un momento di ricerca: “dando al nostro team di designer una libertà di budget per una piccola collezione, la fantasia si libera e i risultati - spiega Minoli - si traducono poi in nuove idee e lavorazioni per le nostre linee di gioielli”.
I pezzi unici, come lo scorso anno, verranno tutti venduti (l’anello più caro è proposto a 110.000 euro) perché “cresce - aggiunge Minoli - il mercato dell’esclusività, della gioielleria d’alta moda”.
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