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“Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg”: solo questo è l’uso corretto del marchio

Consorzio e produttori aderiscono ad un’unica idea di promozione della Denominazione e avviano un monitoraggio sulle definizioni usate da terzi
CONEGLIANO VALDOBBIADENE PROSECCO SUPERIORE DOCG, CONSORZIO DEL CONEGLIANO VALDOBBIADENE PROSECCO DOCG, LE COLLINE DEL CONEGLIANO VALDOBBIADENE PROSECCO DOCG, PROSECCO DOCG, Italia
“Prosecco Hills Link”, il Consorzio della Docg ha ritirato la partecipazione

La Denominazione va tutelata come “Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg” e il suo spumante come “Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg”, tutto ciò che può creare un fraintendimento rispetto alla Denominazione sarà ulteriormente contrastato attraverso il potenziamento dell’ufficio di controllo e vigilanza del Consorzio e dell’attività dei suoi studi legali consulenti, ed è stata avviata un’azione di monitoraggio e controllo su tutte le definizioni usate da soggetti terzi per nominare eventi, manifestazioni, iniziative promozionali e/o comunicazioni che si svolgono nel territorio del Conegliano Valdobbiadene e usano la parola Prosecco. La questione discussa, negli ultimi mesi, tra i principali attori del territorio del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg, Patrimonio Unesco, che avevamo riportato su WineNews spiegando il sì al “Sistema Prosecco” e il no alle “Colline del Prosecco” senza Conegliano Valdobbiadene, si ricompone in un’unica idea di promozione della Denominazione, per tutelare il territorio in tutte le forme di comunicazione anche di terze parti, alla quale aderiscono il Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg e i produttori, che si confrontati trovando nuovi punti di convergenza, nel Cda dello scorso 24 ottobre, al quale hanno partecipato i primi sei firmatari delle istanze rivolte al Consorzio. E che, oggi, ribadiscono come, proprio la tutela dell’identità della Denominazione, è la forza di coesione del Consorzio.
Il percorso di dialogo, come si legge in una nota del Consorzio, ha portato a tracciare una nuova sinergia e confronto tra il Cda e i soci, entrambi consapevoli del valore del territorio e della sua necessità di essere tutelato. Da un lato le regole, il disciplinare e i mezzi per rafforzare un’identità, dall’altro l’attività dei soci che con il loro pensiero e le loro azioni possono determinare il cambiamento. Infatti, l’accordo è partito dal ritenere ingannevole e fuorviante una comunicazione che non esalti la specificità dei luoghi attraverso l’esplicita esposizione dei suoi nomi geografici.
Il Consorzio ha promosso le prime azioni nei confronti dei promotori degli eventi per far sì che, se organizzate all’interno dei confini della denominazione Conegliano Valdobbiadene Prosecco, esse richiamino correttamente la Denominazione nel proprio nome. In particolare, è in fase conclusiva un accordo con i dirigenti della “Prosecco Marathon” sul corretto uso del nome Prosecco, mentre sono allo studio le verifiche sui nomi di altre note manifestazioni che avvengono sul territorio e includono la parola Prosecco.
Il Consorzio, inoltre, si impegnerà anche in futuro a collaborare con l’Associazione Unesco per far utilizzare correttamente i nomi delle Denominazioni. A questo proposito per la segnaletica del Cammino, l’Associazione ha già provveduto alla nuova segnaletica che sostituirà l’esistente entro poche settimane, e altrettanto è già avvenuto per il loro sito web e il segnaposto Google. L’obiettivo di quest’attività di ridefinizione dei nomi delle iniziative che hanno luogo nel territorio è coordinare e rendere sempre più efficace la comunicazione della Denominazione a tutti i livelli. Il progetto sperimentale “Prosecco Hills Link”, il cda ha ritirato la sua partecipazione e ha appoggiato la sospensione del servizio dal 10 settembre 2023: se vi sarà l’intenzione di riproporre l’iniziativa, il progetto dovrà essere integralmente rivisto nella sua veste grafica, nel nome che si vorrà dare al servizio e nei suoi contenuti.
Infine, dal confronto tra il cda ed i portavoce si è condivisa l’esigenza di predisporre un “codice di comportamento” rivolto a tutti gli attori che con servizi e attività operano sul territorio della Docg affinché vi sia una codifica delle regole cui attenersi per l’uso dei marchi e dei nomi con l’obiettivo di evitare un uso improprio in grado di generare confusione nel visitatore e nel consumatore. Il “codice di comportamento”, dopo essere stato approvato dal Consorzio, sarà successivamente condiviso con gli Enti e gli attori principali del territorio. Il Consorzio e i produttori soci portavoce continueranno il lavoro insieme anche su altri marchi e situazioni che potranno emergere in contrasto con la tutela con un maggior controllo e con successivi tavoli di confronto per una visione più olistica e lungimirante.

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