02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

CONFAGRICOLTURA APRE AGLI OGM: LA PROPOSTA PREVEDE DI REALIZZARE LA COLTIVAZIONE DEL MAIS GENETICAMENTE MODIFICATO IN SECONDO RACCOLTO. INTANTO ARRIVA IN EUROPA UNA NUOVA SOIA OGM PRODOTTA DALLA BAYER…

Una ricerca con cui testare la possibilità di realizzare la coltivazione del mais Ogm in secondo raccolto: è quanto propone Confagricoltura - in collaborazione all’Associazione italiana maiscoltori - alle istituzioni e al mondo scientifico italiano. L’iniziativa è stata presentata dal delegato per le biotecnologie Marco Aurelio Pasti, nel corso di un seminario tecnico organizzato da Confagricoltura.

Ami e Confagricoltura ritengono possibile riprendere la sperimentazione, utilizzando mais Ogm in secondo raccolto e già autorizzato alla coltivazione. Nella Pianura Padana, infatti, il mais in coltura principale fiorisce a partire dall’ultima decade di giugno ed entro la seconda decade di luglio ha praticamente completato l’allegagione. “Pertanto - ha spiegato Pasti - un mais Ogm seminato tardivamente non potrebbe più impollinare quello convenzionale, la cui fase di fioritura sarebbe ormai abbondantemente superata. Si arriverebbe così ad una sorta di “segregazione naturale”, annullando praticamente i rischi di contaminazione tramite impollinazione incrociata.”
Ma la ricerca è mirata anche a verificare l’efficacia della segregazione tra filiere Ogm e non; poiché parte della contaminazione può avvenire anche fuori dal campo, durante le fasi di semina, raccolta, trasporto, essiccazione e stoccaggio. Nell’ipotesi proposta da Confagricoltura tutte queste attività sarebbero separate temporalmente, riducendo al minimo, ancora una volta, il rischio di venire in contatto con prodotto non Ogm.

Una proposta concreta di sperimentazione che Confagricoltura lancia, mettendo a disposizione le proprie aziende produttrici di mais e gli allevamenti suinicoli, chiedendo l’appoggio del mondo scientifico, affinché questa ipotesi venga inserita nei programmi di ricerca e supportata da adeguati finanziamenti. “In Italia - ha detto il delegato di Confagricoltura - c’è un’inaccettabile posizione contraria alla sperimentazione. Si tratta di una linea che va attentamente valutata: le conseguenze di questa scelta ci potrebbero infatti lasciare indietro rispetto a Paesi concorrenti. Se la tecnologia sarà sviluppata altrove, saremmo costretti ad acquisirla ugualmente.”

Intanto sta arrivando in Europa una nuova soia Ogm - la A2704-12 della Bayer - destinata soprattutto all'alimentazione animale, che permetterà un miglior approvvigionamento in mangimi per gli allevatori europei, allontanando così lo spauracchio di una scarsità di alimenti per assicurare la produzione zootecnica europea. Si tratterà di un primo via libera che sarà seguito - sottolineano fonti comunitarie - da un'altra richiesta di autorizzazione dopo l’estate per una soia biotech Monsanto, facendo così venir meno la necessità di ricercare “una soluzione tecnica” per modificare le soglie di tolleranza degli Ogm in Europa. Proprio la scarsità di alimenti per l’alimentazione degli animali nell’Ue, in particolare la soia, avevano alimentato le richieste di coloro che – all’interno della Commissione europea - premono per allargare le maglie dei criteri di analisi degli Ogm.

La Commissione europea, come prevede la procedura, darà quindi il via libera definitivo alle richieste di messa in commercio della soia A2704-12, dopo che i Ministri dell’Agricoltura europei non sono riusciti a riunire sul dossier né una maggioranza a favore, né una contraria. L’Italia si è schierata tra i Paesi che hanno votato contro.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli