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CONFAGRICOLTURA: GIOVANI IN AGRICOLTURA, ITALIA FANALINO DI CODA EUROPEO. NELLO STIVALE IL RICAMBIO GENERAZIONALE È ANCORA LENTO, A DIFFERENZA DI QUANTO ACCADE IN FRANCIA E GERMANIA, DOVE I GIOVANI SI INSEDIANO PIÙ FACILMENTE ALLA GUIDA DELLE AZIENDE

In Italia il ricambio generazionale in agricoltura è ancora lento, a differenza di quanto accade in altri Paesi europei, come Francia e Germania, in cui i giovani si insediano con maggiore facilità alla guida delle aziende. I dati dell’ultimo censimento nazionale dimostrano che gli imprenditori agricoli under 35 italiani sono poco più del 3% (la media europea è del 6%), mentre una recente relazione del Parlamento europeo evidenzia che nei prossimi dieci anni andranno in pensione 4,5 milioni di agricoltori. Uno degli obiettivi della prossima Pac, la Polica Agricola Comune, è proprio favorire il ricambio generazionale in agricoltura. L’Italia in questo campo è il fanalino di coda europeo. Nonostante gli strumenti messi in campo dai Psr (Piani di Sviluppo Rurale) per favorire l’ingresso dei giovani, permangono ancora grosse difficoltà riconducibili in particolare alla mancanza di agevolazioni efficaci e alla scarsa informazione sugli strumenti esistenti. Sono questi i temi che verranno approfonditi a “Fieragricola” (fino al 5 febbraio, www.fieragricola.it), la rassegna internazionale di Veronafiere, da Confagricoltura in un ciclo di seminari insieme a Ismea, l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo-Alimentare che ha studiato percorsi di sostegno specifici per i nuovi imprenditori agricoli under 40.

“Si tratta di strumenti che hanno riscontro - spiega Fabio Federico (Ismea) - grazie alle garanzie dell’istituto relative alla disponibilità finanziaria e al tutoraggio che viene fornito ai giovani in tutte le fasi dell’istruttoria. Le agevolazioni spaziano dai mutui agevolati ai contributi a fondo perduto, fino ai leasing immobiliari”.

“La difficoltà di accesso al credito rimane l’ostacolo principale per i giovani italiani che vogliono mettersi alla guida di un’azienda agricola - afferma Riccardo Artegiani, presidente Anga-Confagricoltura Verona - gli investimenti sono onerosi, sproporzionati alla redditività delle imprese; spesso i giovani vengono scoraggiati dai costi e dalla mancanza di strumenti di affiancamento per l’avvio e la tenuta dell’impresa. Oggi a Fieragricola si è favorito lo scambio di informazioni sulle agevolazioni esistenti”.

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