”Il clima quest’anno non ci è stato molto amico, anche se il territorio di Montalcino è stato per fortuna risparmiato da eventi particolarmente traumatici in grado di distruggere i raccolti e di impedire la produzione. Questa sarà un’annata nella quale le conoscenze e la preparazione del produttore faranno la differenza. Chi avrà saputo fare un buon lavoro nel vigneto e avrà applicato le esperienze migliori, sarà in grado di presentare buone bottiglie». E’ questo il commento di Stefano Campatelli, direttore del Consorzio del Brunello di Montalcino, sulla vendemmia 2002 che, nello “stato dell’arte”, è da considerarsi una vendemmia di livello tra sufficiente e medio. Il 2002 sarà anche ricordato come una delle annate più magre della storia.
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