02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

CONSUMI: IL “BIO” NON CONOSCE CRISI. NEL 2010 PIÙ 11,6 %, IL RECORD DEGLI ULTIMI 8 ANNI. L’ALIMENTARE TRADIZIONALE SEGNA IL PASSO, IL BIOLOGICO ARCHIVIA UN 2010 SUPER. DA MODA A ABITUDINE DI SPESA, COINVOLGENDO PIÙ FAMIGLIE E CONQUISTANDO GDO ...

La crisi non frena l’ascesa incredibile del biologico. Se i consumi alimentari convenzionali ristagnano, nel 2010 il segmento “bio” continua la sua corsa, mettendo a segno l’aumento più elevato degli ultimi otto anni: +11,6%. Un dato che rende ormai chiaro il passaggio del biologico da “moda passeggera” a vera e propria “abitudine di spesa”, come evidenzia la presenza massiccia dei prodotti bio non più solo nelle botteghe al dettaglio ma nelle catene della gdo. Infatti, anche se i negozi tradizionali mantengono il primato con una quota del 29,3%, crescono le vendite di prodotti biologici negli ipermercati (+18,2%) e nei discount (+14,9%). Lo afferma la Cia - Confederazione Italiana Agricoltori, analizzando i risultati dell’Osservatorio del mercato dei prodotti biologici diffuso dall’Ismea.

A trainare la spesa bio nel 2010 - osserva la Cia - risultano il comparto lattiero-caseario (+13,2%), le bevande analcoliche (+12,8%) e biscotti, dolciumi e snack (+13,5%). Più contenuti gli incrementi di uova (+7,4%) e ortofrutta fresca e trasformata (+4,2%). In termini di “peso” percentuale, queste categorie rappresentano insieme ben il 66,5% del valore totale dei consumi biologici. Corrono anche i prodotti per l’infanzia (+33,6%), pasta e riso (+22,3%), pane e sostituti (+12,3%) e salumi ed elaborati di carne (+56,4%), ma per quest’ultimi il peso sul valore complessivo degli acquisti bio domestici è molto inferiore e pari “solo” al 13%.

Inoltre - continua la Cia - anche se il consumo dei prodotti “bio” resta fortemente sbilanciato nei territori dell’Italia settentrionale (la cui incidenza sugli acquisti totali supera il 70%), ora comincia a crescere anche al Sud. Nell’aggregato “Mezzogiorno più Sicilia”, i consumi biologici sono aumentati, nel 2010, del 21%. In più, mentre nel passato la spesa bio era praticamente circoscritta alle famiglie poco numerose, nell’anno appena trascorso è cresciuta anche la quota delle famiglie con tre e con quattro componenti che comprano biologico: rispettivamente +24,5% e +21,7%. Un cambiamento importante - conclude la Cia - anche se, per ora, più della metà dei consumi bio rimane ancora concentrata su fasce d’età fino a 44 anni, con redditi medio-alti.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli