Dopo un anno di crescita zero, nel 2006 i consumi alimentari delle famiglie, nonostante il crollo del 28,1 per cento in un mese degli acquisti di carne di pollo per l’aviaria, tornano complessivamente ad aumentare (+2,3 per cento) trainati dai valori positivi registrati per gli altri tipi di carne, il pesce, i salumi, il latte, l’olio di oliva, le bevande e a sorpresa anche gli ortaggi. Lo afferma la Coldiretti sulla base dei primi dati relativi al 2006 sulla spesa per acquisti domestici delle famiglie italiane di Ismea - Ac Nielsen nel mese di gennaio.
Si tratta di una positiva inversione di tendenza che - sottolinea la Coldiretti - va sostenuta con interventi per garantire la trasparenza nella formazione dei prezzi e il rispetto della legge sull'etichettatura degli alimenti. Particolarmente significativo - precisa la Coldiretti - è l’aumento record del 6,9 per cento in un mese registrato nel consumo di latte fresco che prosegue ininterrottamente dal mese di giugno 2005 quando sono entrate in vigore le nuove norme che obbligano ad indicare nelle confezioni il luogo di provenienza o mungitura del latte fresco commercializzato per evitare che venga spacciato come made in Italy il latte munto dalle stalle munto da mucche bavaresi, austriache, francesi o slovene.
A registrare un andamento positivo nel 2006 sono stati oltre al latte anche i suoi derivati come lo yogurt (+ 7,6 per cento) mentre con valori in crescita - rileva la Coldiretti - ci sono anche carni e salumi (+ 1,7 per cento) nonostante il crollo del 28,1 per cento nel pollame determinato dall’ingiustificata psicosi dell’influenza aviaria, l’olio di oliva (4,8 per cento), il vino e gli spumanti (+5,8 per cento), i prodotti ittici (+9,3 per cento), gli ortaggi freschi (+1,6 per cento) e piu’ debolmente i derivati dai cereali (+0,5 per cento).
Una tendenza che - continua la Coldiretti - non ha però riguardato la frutta (-3,6 per cento) mentre tra i condimenti si registrano veri crolli per la margarina (- 15,3 per cento) e l’olio di semi (-13,1 per cento).
Nei prossimi mesi un ulteriore spinta alla ripresa dei consumi alimentari potrebbe venire dalle importanti misure adottate per favorire la trasparenza degli acquisti e consentire ai consumatori scelte consapevoli a partire dall’obbligo di etichettatura di origine delle carni di pollo, entrato in vigore alla fine di ottobre, che rappresenta un importante contributo per combattere l’ingiustificata psicosi. Un comportamento che ha favorito il consumo di carne di maiale che aumenta del 5,1 per cento nel 2006 e che potrebbe ulteriormente crescere per effetto dell’arrivo della denominazione di origine protetta per il Gran suino padano Dop con la quale quasi i tre quarti della carne e dei salumi derivanti dai maiali allevati in Italia sarà riconoscibile sui banchi di vendita grazie ad uno specifico logo Dop raffigurante un maiale stilizzato con al centro la scritta Gsp che identificherà salumi e tagli di carne fresca come il trito, il lombo, la coppa e la spalla. Si tratta - sostiene la Coldiretti - di un concreto passo in avanti per avere la garanzia di comprare prodotti provenienti da allevamenti italiani di fronte al consistente flusso di importazioni da Olanda, Danimarca, Francia, Spagna e Germania.
Nel giugno del 2006 - continua la Coldiretti - entrerà peraltro in vigore anche l’obbligo di indicare in etichetta il luogo di coltivazione del pomodoro impiegato nella passata per impedire che il prodotto italiano sia miscelato con quello proveniente da altri Paesi come la Cina all’insaputa dei consumatori. Molto resta però ancora da fare per garantire la trasparenza necessaria al rilancio dei consumi poiché - sostiene la Coldiretti - l'etichetta resta anonima per la carne di maiale, le conserve vegetali e i succhi di frutta, ma anche per la pasta, l'extravergine di oliva con la possibilità di commercializzare olio ottenuto da miscele di origine diversa senza che questo venga indicato in etichetta.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024