Durante le feste di Natale e Capodanno per i tradizionali cenoni gli italiani hanno speso meno del 2004. Lo rileva la Cia - Confederazione italiana agricoltori - specificando che la flessione complessiva del consumo alimentare rispetto alle feste del 2004 è stato del 2,8%. Secondo i dati Cia, per il cenone di San Silvestro e per il primo giorno del 2006 gli italiani hanno speso 1 miliardo e 700 milioni di euro mentre per il 24 e il 25 dicembre la cifra è stata di 1 miliardo e 565 milioni. Dai dati emerge chiaramente che per gli italiani le feste di fine anno sono state passate nel segno dell'understatement. Più lenticchie, cotechini, zampone e pollame che ostriche, caviale e salmone (meno 15,5% rispetto a un anno fa); più frutta e ortaggi italiane che frutta esotica: ananas, banane, avocado e mango hanno registrato un calo del 20,8%; più spumante (Asti e Prosecco in testa) che champagne (-16,7%). Ed è proprio lo spumante a registrare un inatteso exploit. Tra Natale e Capodanno si sono stappate più di 80 milioni di bottiglie contro le 78,5 milioni dello scorso anno. Mentre il vino, con 146 milioni di bottiglie, ha avuto una buona tenuta dei consumi. Complessivamente, per festeggiare l'arrivo del nuovo anno, tra spumante e vino si sono spesi 628 milioni di euro contro i 484 milioni di euro che si sono registrati per lo scorso Natale. Il tutto per una cifra di 1 miliardo e 112 milioni di euro, 2,5 milioni di euro in meno rispetto al miliardo e 114,5 milioni di euro spesi nello stesso periodo del 2004.
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