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CONTRAFFAZIONE AGRO-ALIMENTARE: “DALLE OPERAZIONI DEI NAC IN CAMPANIA, EMILIA ROMAGNA, SARDEGNA E VENETO UN CONTRIBUTO FONDAMENTALE PER LA TUTELA DELLA NOSTRA AGRICOLTURA”. LO DICE IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE, ROMANO

“Le operazioni condotte dai militari del Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari in diverse regioni italiane per contrastare contraffazioni e frodi alimentari rappresentano un contributo fondamentale per la tutela del made in Italy e dei consumatori italiani”. Così il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Saverio Romano, analizzando i risultati riportati dai Nac (Nucleo antifrodi Carabinieri) attraverso alcune operazioni condotte in Campania, Emilia Romagna, e Sardegna. In particolare, il Nac di Parma hanno sottoposto a verifica 22 imprese e laboratori e 7.000 kg di merce scoprendo prodotti trasformati indicati come Dop senza le previste autorizzazioni dei Consorzi ed etichettature di prodotti lattiero caseari e ittici non conformi.

Il Nac di Salerno è intervenuto a Potenza, dove, a seguito di un controllo presso un ipermercato, sono stati sequestrati 12,6 kg di mele comuni poste in vendita con cartelli evocanti falsamente la denominazione protetta “Melannurca Campana Igp”. E poi hanno proceduto, nelle Provincie di Salerno e Napoli, a perquisizioni nei confronti di 3 aziende conserviere procedendo al sequestro di 8.000 etichette per prodotti conservieri riportanti marchi abusivi. In Gragnano, il titolare di una struttura agrituristica è stato deferito per la detenzione di 20 kg di alimenti in cattivo stato di conservazione, che sono stati sottoposti a sequestro. A seguito dei controlli effettuati nel settore sono state notificate sanzioni amministrative per un importo complessivo di oltre 100.000 euro.

Il Nac di Roma infine ha svolto un’attività d’indagine sulla filiera di produzione e commercializzazione dell’Agnello di Sardegna Igp, riscontrando gravi irregolarità nell’osservanza del disciplinare di produzione in base al quale l’Igp Agnello di Sardegna è riservata esclusivamente alle carni di agnelli nati e ed allevati in Sardegna. Le verifiche del Nac si sono poi rivolte a tutelare i consumatori che sono stati tratti in inganno dalla falsa indicazione Igp Agnello di Sardegna, quando in realtà si trattava di carni ovine nate ed allevate in altre Regioni o addirittura in Stati esteri.

La tracciabilità dei prodotti animali è una condizione essenziale per garantire la qualità alimentare e i controlli del Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari sono stati intensificati per scongiurare le frodi commerciali in questo settore.

I Nuclei Antifrodi ricordano agli operatori che l’indicazione in etichetta od il riferimento ad una Indicazione Geografica o Denominazione di Origine Protette nei prodotti elaborati e/o trasformati devono essere preventivamente autorizzati dal relativo Consorzio di tutela. Gli operatori commerciali che non osservano le regole comunitarie sulla tracciabilità e che incorrono nelle più gravi sanzioni penali previste dalla frode in commercio, possono essere segnalati anche per le misure interdittive dell’esercizio d’impresa previste dal decreto legislativo 231/2001, e nel caso siano destinatari di finanziamenti comunitari o pubblici saranno segnalati per le azioni di recupero per averli indebitamente percepiti.

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