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CONTRAFFAZIONE INTERNAZIONALE E CRISI NON FERMANO UNO DEI CAMPIONI DEI FORMAGGI ITALIANI: TENGONO I CONSUMI NEL 2013 DI GRANA PADANO, MENTRE LE ESPORTAZIONI AUMENTANO DEL 4%. PER UN VALORE DI 1,7 MILIARDI DI EURO ALLA PRODUZIONE, E DI 3 AL CONSUMO

Non Solo Vino
Grana Padano

Contraffazione internazionale e crisi non fermano uno dei campioni dei formaggi italiani: tengono i consumi nel 2013 di Grana Padano, mentre le esportazioni aumentano del 4%. A dirlo, oggi, l’assemblea generale dei produttori del Consorzio Grana Padano a Rezzato (Brescia), alla presenza del presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, e degli assessori all’Agricoltura, Gianni Fava, e al Territorio, Viviana Beccalossi. Il 2013 chiuderà con una produzione stimata di circa 4.571 milioni di forme (1.450 vendute all’estero) pari al 23% di tutto il latte italiano; quasi 6.000 le stalle interessate dal circuito produttivo, 130 i caseifici e 300 le imprese, per un fatturato alla produzione di 1,7 miliardi, e al consumo di 3 miliardi, tra Italia ed estero. “Grazie al nostro Piano Produttivo e alle capacità dei nostri operatori - ha ricordato Nicola Cesare Baldrighi, presidente del Consorzio - siamo riusciti a non subire in maniera eccessiva gli effetti della crisi; dal 2006 siamo cresciuti del 13%”. Il Consorzio ha poi sollevato la piaga delle contraffazioni chiedendo alla Regione Lombardia affinchè le istituzioni nazionali ed europee emanino disposizioni che consentano al consumatore di non essere imbrogliato. I danni economici solamente per il Grana Padano, ha ricordato il presidente, ammontano a 1 miliardo di euro, 700 milioni all’estero e 300 in Italia.

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