Pasta fresca “full made in Italy”, ovvero prodotta con il solo grano italiano, contro il caro prezzi. E’ il frutto di una sperimentazione, durata 2 anni, condotta da Cna Alimentare e Coldiretti con l’appoggio del Ministero delle Politiche Agricole. Ma è anche una via d’uscita ai consumi della pasta fresca, in aumento del 5,9% nel 2007 (20% nel trienni 2004-2006), in controtendenza su quella secca, di fronte ad un contestuale aumento dei costi di produzione in carico alle aziende del 28%, con punte del 50%.
La pasta “full made in Italy” consentirà di fronteggiare i costi degli sfarinati di provenienza prevalentemente estera, che hanno subito nel 2007 un incremento tra il 60 e l’80% a causa delle dinamiche speculative internazionali. E quindi di contenere i costi finali al cliente.
Secondo la Cna, il congelamento dei prezzi dei prodotti proposto da più parti rappresenta “una scelta impraticabile per i freschi, proprio per il fatto che tali produzioni sono prerogativa prevalente delle piccole imprese artigiane e pmi (87,5% della produzione), le cui condizioni lavorative hanno subito inasprimenti onerosi in larga parte indotti dai costi delle materie prime per il 36%, e a seguire dal personale per il 29%”.
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