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CONTRO LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA IN TAVOLA: ECCO L’“OSSERVATORIO SULLA CRIMINALITÀ NELL’AGRICOLTURA E SUL SISTEMA AGROALIMENTARE”, PROMOSSO DALLA COLDIRETTI, CON LA DIREZIONE SCIENTIFICA DEL PROCURATORE CASELLI. LA PRESENTAZIONE IL 19 MARZO A ROMA

“Alla tavola di ciascun cittadino mangia un convitato di pietra: la mafia”. Parole durissime, pronunciate, nel 2012, dall’allora capo della Procura Nazionale Antimafia, oggi Presidente del Senato, Piero Grasso. Che, purtroppo, valgono ancora oggi, con la criminalità organizzata che tra campagne, ristoranti e locali pesa enormemente sul business del settore. Ed ora, per combatterla, nasce anche la fondazione per la lotta a crimini agroalimentari, o meglio l’“Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare”, promosso dalla Coldiretti con la presidenza del Comitato Scientifico del procuratore Giancarlo Caselli, che sarà presentato il 19 marzo a Roma, con il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo e al presidente dell’Eurispes Gian Maria Fara, rispettivamente presidente e vice presidente della Fondazione.
Nell’occasione verrà presentata una analisi aggiornata sull’entità del fenomeno, sulla sua diffusione nelle diverse aree del Paese e all’estero, sulle modalità con cui opera e su come condiziona la vita quotidiana della persone, anche con la prima indagine su come è cambiato l’atteggiamento degli italiani nei confronti della malavita a seguito della crisi. Dalla possibilità di accettare un lavoro fino a quella di mangiare in un locale “a rischio”, ma anche della disponibilità a pagare di più prodotti ottenuti da aziende confiscate e tornate alla legalità, realizzato da Coldiretti/Ixe’.
E saranno mostrati gli esempi concreti più scandalosi di prodotti agroalimentari, venduti in Italia, in Europa e nel mondo con nomi che richiamano gli episodi, i personaggi e le forme di criminalità organizzata più dolorose ed odiose, che vengono sfruttate per fare business.

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