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Corriere Fiorentino

Louis Vuitton vicino all’acquisto di Castello Banfi … Montalcino, operazione da oltre un miliardo... Il colosso francese del lusso Lvmh è pronto a sbarcare nel mondo del Brunello. Le voci si rincorrono da mesi, ma adesso una delle operazioni più importanti degli ultimi anni sul fronte delle aziende vinicole (secondo quanto riportato da WineNews) sembra in dirittura d’arrivo. L’obiettivo del gruppo Louis Vuitton è Castello Banfi, una delle cantine che ha fatto la storia del Brunello di Montalcino; la trattativa va avanti da mesi, la cifra stimata per la chiusura dell’affare supera il miliardo di euro, almeno stando a quanto riportato da fonti molto vicine all’operazione. Il grande annuncio potrebbe arrivare durante il prossimo Vinitaly, in programma dal 19 al 22 aprile come sempre a Verona. Con Banfi Lvmh non acquisisce solo Montalcino ma anche Bolgheri — dove il gruppo francese aveva già messo gli occhi e tentato un’offerta per comprare nel 2016 Tenuta Argentiera, venduta poi dai Fratini all’industriale austriaco Stanislao Turnauer Chianti, Chianti Classico e una parte piemontese. Un pacchetto variegato e molto esteso in fatto di ettari e produzione. Banfi ha poi la Banfi Vintners negli Stati Uniti, società di distribuzione di vini. Banfi infatti è strutturata con una società commerciale e una società agricola, che opera in modo indipendente negli Stati Uniti poi vende alla commerciale il resto dei prodotti. Certo il gruppo francese non è nuovo ad acquisti importanti nel mondo del vino, nel portafoglio di Louis Vuitton si contano grandi marchi del lusso come Moet & Chandon, Krug, Veuve Clicquot, Dom Perignon, Ruinart, solo per gli champagne e ancora Cheval Blanc a Bordeaux e Clos des Lambrays in Borgogna. Banfi rappresenta la storia dello sviluppo del Brunello che poi ha abbracciato tutto il mondo. Nasce nel 1978 grazie alla volontà dei fratelli italo-americani John e Harry Mariani. Al tempo a fianco dei fratelli, che avevano già una visione più che avanguardista della produzione di qualità, coadiuvata da una cantina moderna, per quel periodo storico, c’era Ezio Rivella, uno dei più grandi enologi italiani. Negli stessi anni rilevarono anche la casa vinicola piemontese Bruzzone, specializzata in spumanti, oggi Banfi Piemonte. Solo a Montalcino oggi si contano circa 850 ettari (circa 200 a Brunello) dei 2.400 di proprietà totale. Castello Banfi, oltre al castello appunto, comprende anche diverse ville storiche, un relais e tutta l’attività di produzione agricola e biologica di frutta, miele, olio e aceto. Nel bilancio 2018 Castello Banfi ha segnato una crescita negli investimenti di circa due milioni, per un totale di 48 milioni negli ultimi cinque anni, quasi completamente finanziati dall’azienda stessa; il fatturato 2018 della cantina è stato di 68 milioni di euro, secondo i dati di Mediobanca, per un utile di oltre 2 milioni di euro. Divina Vitale

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