In un periodo storico dove i ritmi sono sempre più frenetici e in cui si può essere raggiunti ovunque e in qualsiasi momento, grazie alla tecnologia, ritagliarsi uno spazio da vivere con i tempi giusti, magari in compagnia delle persone più care e del buon cibo e un calice di vino, perché no, può rivelarsi un toccasana. E un assist ideale per staccare la spina ecco che arriva con la “Giornata Mondiale della Lentezza” che si celebra, domani, 8 maggio, per un omaggio allo slow living e all’apprezzamento delle cose semplici ed autentiche. Compreso il momento dei pasti perché il modo in cui si mangia racconta molto di noi e farlo “come si deve” appare come qualcosa di particolarmente sentito soprattutto tra i giovani. E ScuolaZoo, un media network di riferimento per le nuove generazioni e TheFork, la principale piattaforma per la prenotazione online di ristoranti, hanno realizzato un Osservatorio sullo slow living, con l’obiettivo di monitorare e raccontare come i ragazzi e le ragazze under 30 stanno cambiando il proprio stile di vita, a partire dal tempo trascorso a tavola. In un sondaggio condotto su un campione di oltre 500 ragazzi e ragazze tra i 14 e i 26 anni, emerge un quadro chiaro: i giovani vogliono rallentare, vivere con più consapevolezza e riscoprire il valore del tempo, della natura e della convivialità.
Secondo i dati raccolti da ScuolaZoo e TheFork, oggi il pasto è un momento da vivere con lentezza e presenza: per il 54% dei giovani, mangiare con calma è una pratica che si cerca di rispettare il più possibile, mentre il 29% lo considera una parte essenziale del proprio benessere. Solo una piccola minoranza continua a mangiare “per dovere”, in fretta. Le abitudini a tavola confermano questo trend: il 34% guarda la tv, ma un 46% preferisce conversare con familiari e amici. C’è ancora chi non riesce a staccarsi dallo smartphone (13%), ma il dato è in calo. Il pasto come esperienza solitaria e mindful resta un’abitudine di pochi (7%). Anche la scelta dei ristoranti riflette questo cambio di paradigma. Il 41% preferisce scoprire ristoranti e cucine diverse, mentre il 37% preferisce cene a casa, con calma e convivialità. L’11% opta per locali immersi nella natura e un altro 11% ama organizzare picnic all’aperto. Il 57% degli intervistati privilegia atmosfere rilassate a prezzi accessibili, ma cresce anche l’interesse per esperienze originali, come cene a tema o degustazioni (10%).
Per rispondere a questi bisogni emergenti, TheFork organizza l’iniziativa “Sconnessi Day”, che invita le persone a mettere da parte i dispositivi per riscoprire il piacere autentico di stare a tavola, condividere un pasto e vivere appieno l’esperienza gastronomica. Il sondaggio mostra, del resto, un chiaro interesse verso lo slow living, soprattutto nei momenti di relax e convivialità. Molti intervistati cercano consapevolezza e piacere nelle piccole cose, pur dovendo convivere con abitudini moderne (come, appunto, il controllo del telefono durante i pasti). Ma il desiderio di convivialità e il piacere della tavola battono la tecnologia.
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