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CREMONAFIERE: “PALMARI IN AIUTO AGLI ALLEVATORI, MA SOLO IL 20% LI USA”

“La tecnologia aiuta gli allevatori che, grazie a un semplice palmare, possono tenere sotto controllo quanto avviene in stalla, dalla mungitura alla tracciabilità, anche a migliaia di chilometri di distanza”. Lo osserva Cremonafiere, nel presentare un’innovazione che troverà spazio nella Fiera internazionale del bovino da latte (22/25 ottobre), ma sottolineando che solo il 20% finora ha “informatizzato la mandria”.

“Negli anni Ottanta gli allevatori avevano a disposizione programmi di gestione molto semplici - afferma Luigi Bercellesi, amministratore di Isagri, l’azienda produttrice del palmare per l’agricoltura. Poi sono nati i personal computer e si sono diffusi software sofisticati, importanti soprattutto sotto l’aspetto della sicurezza”.

“Grazie a questo nuovo strumento, sottolinea Bercellesi, anche l'allevatore che si trova all'altro capo del mondo rispetto alla sua azienda può individuare gli animali meno produttivi e toglierli dalla mandria, somministrare le quantità esatte di mangime, monitorare la mungitura e la tracciabilità del latte, nonchè controllare la contabilità dell’allevamento”. Tuttavia, l’Italia è ancora indietro rispetto ad altri Paesi europei: “siamo in ritardo - conclude Bercellesi - soprattutto sul Nord Europa. Nel nostro Paese sono il 20% del totale gli allevamenti gestiti con i software”.

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