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Cresce la passione per le lumache in Italia. Di gourmet e nuovi allevatori: +6,2% gli occupati, molti giovani, con +50% di nuovi elicicoltori di Helix di terra nel 2015. Il fatturato del settore vale 270 milioni di euro. Avagnina: “servono controlli”

Cresce la passione per le lumache in Italia, dei gourmet e, soprattutto, degli allevatori delle Helix di terra: +6,2% gli occupati in campagna, con punte del +13,7% al Nord; in particolare, aumentano i titolari junior di aziende rurali, come si infoltisce il gruppo di giovanissimi che scelgono di frequentare gli istituti agrari. Il risultato è che i nuovi elicicoltori del 2015 sono il 50% in più sul 2014, attirati dalla possibilità di creare un lavoro e un reddito, ma anche per l’interesse verso la natura e la biologia. Gli allevatori che utilizzano il sistema naturale senza mangimi sono attualmente in Italia di 9.000, su una superficie investita in totale che supera i 10.000 ettari. Il movimento di vendita registrato in Italia nel 2014 ha un valore globale di 415.000 quintali, con una percentuale di +5% sul 2013, mentre il valore del fatturato maturato alla produzione, vendita, utilizzazione e ristorazione è di circa 270 milioni di euro. I consumi? Il segmento “lumache vive” ha segnato, sul totale dei consumi, quasi un 6% in più a discapito del prodotto lavorato e conservato, arrivando al 78% per il vivo, il 14% per il surgelato, relegando il conservato al 8%.
Nel 2015 si è registrata una vera e propria esplosione di interesse per l’argomento e per l’attività, tanto che, sottolinea Giovanni Avagnina, presidente Nazionale degli Elicicoltori, “la situazione ha bisogno di essere controllata e al fine di definire comunicazioni serie e corrette all’opinione pubblica”.
“I periodi di crisi - aggiunge Avagnina - vedono sempre un maggior interesse degli individui nei confronti della terra e dei suoi prodotti. Nel mezzo della tempesta finanziaria, della diminuzione del lavoro e dall’aumentare delle paure provocate dagli scenari tecnologici e industriali, la terra, la sua coltivazione, i suoi prodotti e la vita stessa a stretto contatto con la semplicità e primordialità dell’agricoltura, rappresentano per molti, soprattutto sotto l’aspetto psicologico, un luogo di rifugio e si sicurezza. La semplicità della produzione, la sicurezza alimentare e la naturalità del rapporto terra - frutti diventano, in questi cicli di crisi, una nuova frontiera per molti. Naturalmente i giovani e i giovanissimi. Anche l’elicicoltura vive questa realtà e, mai come nel 2015 e in prospettiva nel 2016, tanti giovani e tante persone del mondo della città si stanno indirizzando in questa direzione, con il programma di produrre naturalmente le lumache di terra, senza interventi di tipo industriale o esclusivamente tecnici. Un’altra realtà è l’incremento della percentuale di donne che si dedicano, anche in forma primaria all’allevamento”.
L’appuntamento per fare il punto sullo stato dell’arte del settore è a Cherasco (Cuneo), “capitale italiana” del mollusco, dal 25 al 28 settembre, all’Incontro Internazionale di Elicicoltura, all’edizione n. 44, tra convegni allevatori, operatori e gastronomi legati alla produzione, alla commercializzazione e alla cucina della lumaca di terra Helix, con studiosi di Paesi europei ed extraeuropei - dai Paesi balcanici e del Medio Oriente (Libano, Giordania, Sud Africa) dove si sta sviluppando l’elicicoltura all’aperto con metodo tutto italiano - per presentare le novità del mercato internazionale e le tecniche di produzione con l’autore de “Il Golosario” Paolo Massobrio, mostre e gastronomia con il “Festival della lumaca in cucina” nei ristoranti e non solo.
Info: www.istitutodielicicoltura.com

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