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Cresce su scala nazionale “Doggy Bag - Se avanzo mangiatemi”, il progetto targato Fipe e Comieco iniziato con Expo nel 2015 per “sdoganare” la doggy bag e promuovere una nuova cultura contro lo spreco. Partendo da 1.000 ristoranti italiani

Cresce su scala nazionale “Doggy Bag - Se avanzo mangiatemi”, il progetto targato Fipe e Comieco per “sdoganare” la doggy bag trasformandola in un gesto semplice e consueto contro lo spreco alimentare ogni volta che si va al ristorante. Come? Grazie a eco-contenitori di design e made in Italy che saranno presto a disposizione dei ristoranti italiani, per dare ai clienti la possibilità di portare agevolmente a casa cibi e bevande non consumate. La partnership tra la Fipe - Federazione Italiana Pubblici Esercizi e il Consorzio per il Recupero e Riciclo degli Imballaggi a Base Cellulosica ed i dettagli dell’iniziativa sono stati presentati ufficialmente a Host (il salone dell’ospitalità, di scena a Milano, oggi e domani) alla presenza di Maria Chiara Gadda, membro della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati e relatrice della Legge 166/16 sulla limitazione degli sprechi alimentari.
“Il progetto Doggy Bag - Se avanzo mangiatemi, nato nell’anno di Expo 2015, ha riscontrato positive esperienze in oltre 50 ristoranti di Slow Food Italia - ha dichiarato Carlo Montalbetti, dg Comieco - e in più di 200 locali tra Milano, Bergamo, Varese e Roma; ha trovato un più che positivo gradimento in tutta Italia da un sondaggio effettuato con Last Minute Market e se in Italia ben il 58% degli imballaggi cellulosici immessi al consumo è legato al settore alimentare, la doggy bag è perfetta espressione del valore anti spreco che un packaging può rappresentare. Ecco perché con Fipe siamo pronti a siglare un accordo che darà dimensione nazionale ad una pratica virtuosa che sta prendendo sempre più piede nella nostra cultura”. La collaborazione tra Fipe e Comieco consentirà di ampliare il raggio di azione del progetto, portando, in una prima fase, le pratiche e colorate doggy bag in 1.000 ristoranti sul territorio italiano. Un numero destinato a crescere in futuro, considerando un bacino potenziale costituito da circa 104.000 ristoranti con servizio. L’obiettivo è di ottenere una presenza capillare delle doggy bag sul territorio, considerando il fatto che, secondo i dati dell’Ufficio Studi Fipe, su 8.092 comuni presenti in Italia soltanto il 6,8% del totale non ha un ristorante.
Giancarlo Deidda, vice presidente Fipe, ricorda come nei ristoranti del Belpaese si sprechino ancora ogni anno 185.000 tonnellate di cibo: “sono numeri sempre più difficili da accettare, ma in parallelo si sta facendo strada una nuova sensibilità, sia nei clienti che nei ristoratori, nel prevenire e contrastare questo problema. Nel mondo dei pubblici esercizi l’impegno contro lo spreco alimentare si traduce in un percorso complesso che inizia a monte della catena e comprende azioni di controllo in fase di acquisto, preparazione e conservazione degli alimenti. La doggy bag è l’ultimo, importante anello di questa catena: non si tratta solo di una pratica che fa bene all’ambiente, ma che permette di consumare del buon cibo preparato al ristorante anche nelle proprie case, prolungando il piacere di un’esperienza di qualità. Ci sono ristoranti e trattorie in cui le porzioni sono più abbondanti rispetto agli ultimi standard - conclude Deidda - e la doggy bag è un’importante espressione di educazione, sia ambientale che di rispetto nei confronti di ciò che viene preparato e servito. I ristoratori sono pronti a recepire questa nuova cultura, e con il contributo di un partner importante come Comieco, e grazie alla legge entrata in vigore sul tema dello spreco alimentare, si potrà contribuire a recuperare una quantità sempre più significativa di derrate alimentari”.
“La norma antisprechi sta contribuendo ad accrescere la sensibilità dei cittadini verso il cibo e il suo utilizzo consapevole - afferma l’onorevole Maria Chiara Gadda - specie nella prevenzione e nel recupero delle eccedenze. Le nostre scelte quotidiane di acquisto e di consumo degli alimenti sono importanti. Generare eccedenze può contribuire allo spreco oppure creare nuove opportunità che con la legge 166 vengono sostenute e valorizzate, attraverso la filiera del dono finalizzato alla solidarietà sociale. La doggy bag può avere un ruolo strategico per vincere questa sfida dal punto di vista culturale e accompagna il cittadino in nuovo percorso di consapevolezza allungando la vita di un prodotto altrimenti destinato a finire nella spazzatura. Comieco ha realizzato un contenitore funzionale e accattivante che grazie a Fipe e al progetto “Doggy Bag - Se avanzo mangiatemi” sarà veicolato nei ristoranti raggiungendo tanti cittadini e famiglie per dare un nuovo valore del cibo”.

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