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CRESCE VOGLIA DI FELICITÀ: CHE SIA PER DIMENTICARE LA CRISI, SMALTIRE LA DELUSIONE DELLE OLIMPIADI, CONTRO LO STRESS DA NEVE, TRAFFICO E SMOG, SI PUNTA DRITTI ALLA RICERCA DI BENESSERE. COME? CERCANDOLO NELL’ARTE, MA SOPRATTUTTO A TAVOLA ...

Cresce la voglia di felicità: che sia per dimenticare la crisi economica, per smaltire la delusione dello stop al sogno delle Olimpiadi, o mettere da parte stress da neve, traffico e smog, si punta dritti alla ricerca del benessere. A tutti i costi, anche attraverso palliativi come le Happy Pills, i dolciumi confezionati a mò di medicine che impazzano in Spagna. O mentendo spudoratamente. La bugia più frequente? Per un italiano su quattro riguarda la dose di cioccolata consumata in un momento di debolezza, secondo un sondaggio lanciato da www.melarossa.it, con la supervisione scientifica della Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione, sul tema delle bugie salva-dieta.
L’Almanacco Barbanera, che da 250 anni augura “un anno di felicità”, lancia un concorso fotografico, con scadenza 30 aprile, per delineare, almeno on line, la mappa dell’Italia felice. Si partecipa raccontando un proprio momento felice con una foto oppure con un video. Il primo dei 12 premi sarà un viaggio nel regno del Bhutan, il paese dell’Himalaya, definito il regno della felicità per aver scelto di indicare il proprio stato di “salute” non con il Pil (prodotto interno lordo) ma con il Fil (felicità interna lorda).
Obiettivo dell’iniziativa sarà una riflessione sulla felicità e una “mappatura” dell’Italia felice in un convegno in programma il 24 maggio alla Triennale di Milano. A tirarne le fila l’antropologo Franco La Cecla. Nel frattempo, sempre a Milano, la mostra Egoico di Vittorio Formisano, fino al 25 marzo, esplora per la Dream Factory il disagio di vivere con l’intento di denunciare, con ironia, i soprusi e le piccole mortificazioni del quotidiano, della gente comune. Per sottolineare poi la personalità dell’artista, quello che a disperata oltranza non è in cerca di successo, bensì di felicità.
Felicità quotidiana che si può ritrovare visitando, all’Università degli Studi di Milano dal 28 febbraio al 24 marzo, la mostra dedicata al padre della moderna cucina Pellegrino Artusi, promossa da Umberto Solimene, direttore del Centro di Ricerche in Bioclimatologica medica, Biotecnologie e Medicine naturali dell’ateneo milanese. Perché la felicità si trova a tavola, come dimostra il recente studio AstraRicerche condotto per Assolatte dove il latte risulta imbattibile per quel che attiene ai vissuti di sana alimentazione e di nutritività (83%), freschezza dissetante (47%), calma e serenità (39%), bei ricordi del passato (33%).
Fonte: Ansa

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