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CRISI: E’ BOOM FURTI LOW COST, DAI CARCIOFI AI SALAMI. DALLE ARANCE A BOTTIGLIE DI VINO, DALLA LEGNA A POLLI E TACCHINI, CON LA CRISI È BOOM DI PICCOLI FURTI PER SODDISFARE ANCHE I PIÙ ELEMENTARI BISOGNI E LE PIÙ TRADIZIONALI ABITUDINI

Dai salami ai carciofi, dalle arance alle mimose, dalla legna da ardere per il riscaldamento a polli e tacchini, fino addirittura ai vasi di fiori del cimitero, con la crisi è boom di piccoli furti messi a segno per soddisfare anche i più elementari bisogni e le più tradizionali abitudini: emerge da un’analisi della Coldiretti, nei primi mesi 2013, nell’evidenziare il segnale preoccupante che viene dal bilancio delle festività di fine anno in cui è salito alla cifra record di 689 milioni di euro il valore dei prodotti, alimentari e non, rubati nei supermercati secondo una analisi della Coldiretti sullo studio condotto dal Centro di Ricerca per il Retail,dalla quale si evidenzia un aumento del 3,2% sullo stesso periodo 2012.
Un segno dei tempi in un Paese come l’Italia dove - sottolinea la Coldiretti - la spesa per l’alimentazione raggiunge quasi il 19% del totale ed è la seconda voce del budget familiare dopo l’abitazione. Se da una lato aumentano gli sfratti e le vendite di case all’asta, dall’altro le difficoltà economiche hanno modificato il profilo dei nuovi ladruncoli ed anche i loro obiettivi con la crescita di attenzione verso prodotti di base, a partire da quelli alimentari che spariscono dalle aziende agricole fino ai supermercati.
Numerose segnalazioni - sottolinea la Coldiretti - confermano il ritorno dei ladri di polli come in un piccolo allevamento nella zona di Voghera in provincia di Pavia dove scompaiono ripetutamente le galline o nell’agriturismo Sant’Anna a Paese (Treviso) dove sono stati rubati due tacchini ed un gallo mentre sei tacchini sono stati fatti sparire in un allevamento a Ferrara. Tra i prodotti di stagione, a Termini Imerese (Palermo) i Carabinieri con l’accusa di furto aggravato hanno fatto scattare le manette ai polsi a due malviventi impegnati a rubare carciofi in un’azienda agricola, ma un pregiudicato di 36 anni qualche giorno fa nel Veneto è stato trovato con decine di salumi sotto il letto. Anche le arance - sostiene la Coldiretti - vanno letteralmente a ruba in questi primi mesi 2013: i Carabinieri hanno sventato furti a Noto (Siracusa) ad Acate (Ragusa), a Ramacca (Catania) e ancora nelle campagne di Siracusa per diversi chili di prodotto prelevati direttamente dalle piante. I nuovi ladri, però, non mostrano gusti particolari e colpiscono indistintamente tutte le produzioni commestibili presenti in campo con i furti che avvengono preferibilmente di notte e oltre alle perdite provocate dalla sottrazione dei prodotti provocano spesso anche - precisa la Coldiretti - danni alle strutture e alle coltivazioni in campo magari non ancora pronte per la raccolta.
La Coldiretti chiede un rafforzamento dell’attività di controllo delle forze dell’ordine sul territorio anche per l’avvicinarsi della primavera in cui si moltiplicano le coltivazioni ma anche per le festività della Pasqua in cui è facile prevedere il ritorno dell’abigeato con furti nei greggi di pecore e agnelli.
Oltre ai prodotti agricoli vengono, però, rubati anche gli alberi con il chiaro intento di farne legna da ardere per affrontare il freddo inverno di fronte al costo proibitivo del gasolio da riscaldamento. A farne le spese sono stati due ulivi secolari nei comuni di Galatina (Lecce) e Paolo Del Colle (Bari), abbattuti a colpi di motosega, e alcune piante di faggio all'interno del Parco naturale regionale delle Serre (Vibo Valentia).
Ma non c’è pace nemmeno per i fiori: concluse le celebrazioni per la Festa della Donna si dovrebbe esaurire la serie di furti di mimosa messi a segno per la ricorrenza. L’ultima segnalazione ha riguardato ramoscelli gialli rubati nel giardino di un’abitazione rurale di San Bartolomeo al Mare (Imperia). Ma fiori (e vasi) - puntualizza la Coldiretti - vengono sottratti persino dai camposanti, come è accaduto recentemente nei cimiteri di Bagnara di Gruaro (Venezia) e Messina.
Quando non vanno direttamente nelle aziende agricole - continua la Coldiretti - i ladri si servono nei supermercati, nei magazzini o nei negozi come ha fatto una studentessa incensurata di 24 anni che, per festeggiare il suo compleanno, ha cercato di rubare bottiglie di birra, due barattoli di pesto alla genovese e una confezione di liquirizia e il libro “Patate 50 ricette” nel centro di Bologna.
Nei primi due mesi 2013 - conclude la Coldiretti - sono stati sventati furti di liquori (all’Iperpan di Cagliari), mentre il Parmigiano Reggiano biologico è scomparso da un caseificio di Castelfranco Emilia, bottiglie di Brunello di Montalcino sono state rubate ad Altedo di Malalbergo (Bologna) e caviale nel centro commerciale di Firenze, ma anche di bustine di zucchero a Gela (Caltanissetta) e, persino, il pane, anche se del tipo speciale casereccio cotto a legna.

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