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CRISI & FESTIVITA’ - CONSUMATORI: TREDICESIME FALCIDIATE, SOLO 6,5 MILIARDI DI EURO PER NATALE. I SETTORI IN POSITIVO NEGLI ACQUISTI? L’OSSERVATORIO NAZIONALE FEDERCONSUMATORI NON HA DUBBI: ALIMENTARE (+0,6%) E GIOCATTOLI (+0,4%)

Tredicesime falcidiate e consumi in calo, con una notevole contrazione. È la fosca previsione di Adusbef e Federconsumatori per il prossimo Natale. Le associazioni ritengono che per fronteggiare questa situazione il governo avrebbe dovuto varare “una manovra eccezionale e non quella inadeguata che si appresta ad avviare”.
Secondo i calcoli delle associazioni, in questi giorni, saranno accreditate le tredicesime che quest’anno, al netto, saranno pari, complessivamente, a 35 miliardi di euro. Di questi 10 miliardi giungeranno a 17 milioni di pensionati, che pertanto riceveranno, in media, 600 euro a testa. I restanti 25 miliardi saranno percepiti da 18 milioni di lavoratori dipendenti, cioé 1.400 euro a testa. Gran parte dell’importo complessivo delle tredicesime, ben 25 miliardi (cioé il 70%) saranno destinati al pagamento di Rc-Auto, prestiti/rate, canone Rai, mutui, bolli auto/moto, bollette ed utenze. Solo il restante 30% entrerà realmente nelle tasche di lavoratori e pensionati, per un totale di 10 miliardi, di cui, però, circa il 30-35% sarà destinato al risparmio, mentre il rimanente, pari a circa 6,5 miliardi, sarà speso per l’acquisto di regali, generi alimentari.

Quindi, nello specifico: i lavoratori spenderanno, per i pagamenti, 980 euro a testa, destineranno al risparmio 147 euro, avranno a disposizione 273 euro per le altre spese. I pensionati pagheranno 420 euro a testa, risparmieranno 63 euro e rimarranno con una disponibilità di 117 euro.

“È ovvio sottolineare - commentano le associazioni - che i consumi di pensionati e lavoratori si orienteranno in maniera differente. I 2 miliardi complessivamente a disposizione dei pensionati, al netto del risparmio, saranno destinati soprattutto all’acquisto di giocattoli o alle “paghette” per i nipoti. I 4,5 miliardi di cui disporranno i lavoratori (sempre al netto del risparmio) verranno spesi nei vari settori di consumo, in testa ai quali rimangono quello alimentare e quello dei giocattoli. Dato il limitato ammontare della cifra destinata ai consumi natalizi, questi ultimi subiranno una contrazione che, in alcuni casi, sarà superiore al 20%.

I settori maggiormente interessati da questa contrazione, secondo l’indagine previsionale dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, saranno: abbigliamento e calzature (-20%); mobili, arredamento per la casa ed elettrodomestici (-10%); profumeria e cura della persona (-10%); elettronica di consumo (-5%); cartolibreria (-5%); terranno testa, invece, i settori caratteristici delle festività natalizie, cioé quello alimentare (+0,6%) e quello dei giocattoli (+0,4%).

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