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CRISI: L’INDUSTRIA ALIMENTARE VEDE LE SUE STIME DELLA PRODUZIONE 2009 A -2,5%

L’industria alimentare prevede per il 2009 un calo di produzione del 2,5%. Così Giandomenico Auricchio, presidente Federalimentare, nell’audizione in Commissione Agricoltura al Senato.

Con un -1,4% nel 2008, il calo di produzione dell’industria alimentare è risultato comunque inferiore a quelli di altri settori manufatturieri. La produzione totale dell’industria del paese, secondo la federazione, dovrebbe essere scesa del 4% nel 2008 e calare ancora di più nel 2009.

“Quanto ai prezzi alimentari 2008 al consumo - ha sottolineato Federalimentare - hanno oscillato in media attorno al +5%, anche se in chiusura d’anno sono scesi del 3%”.

Secondo Federalimentare, la crisi economica internazionale ha pesato e peserà anche sull’export dell’agroalimentare che, nel 2008, dovrebbe registrare a consuntivo un +10% in valuta e rivelarsi appena positivo in quantità. “Sono trend - ha detto Auricchio - decisamente inferiori a quelli della prima parte dell’anno”.

Nel 2009 Federalimentare stima che l’export del settore potrebbe scendere, con tassi oscillanti attorno al 5-6% in valuta e al 2-3% in quantità.

“Grazie alle piccole e medie imprese che costituiscono - spiega il direttore Federalimentare Rossi - lo zoccolo duro del sistema produttivo dell’agroalimentare la crisi economica non avrà un impatto troppo pesante sui posti di lavoro”. Rossi conta, sul cosidetto “fenomeno compensativo”, un atteggiamento psicologico del consumatore per il quale in tempo di crisi alcuni prodotti, anche di lusso, aumentano le vendite, e fra questi ci sarebbero proprio i prodotti alimentari di qualità.

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