02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

CRISI: MC DONALD’S NON SOFFRE. NUOVI RISTORANTI IN EUROPA. I VERTICI DI MC DONALD’S AL “FINALCIAL TIME”: 240 LOCALI E 12.000 POSTI LAVORO, ANCHE IN ITALIA

La crisi deprime tutti i settori dell’economia, colpisce i redditi dei lavoratori e fa calare i consumi mentre i prezzi dei generi alimentari salgono. Una situazione negativa per le imprese e i cittadini ma che invece sembra essere un vantaggio per la celebre catena di ristoranti McDonald’s, che offre cibo veloce a bassi prezzi la quale progetta nel 2008 di aprire 240 nuovi ristoranti in diversi paesi europei tra cui l’Italia. Ad annunciare il nuovo piano di espansione è il presidente di McDonald’s Europa Denis Hannequin al quotidiano “Financial Times”, rilevando come “non ci sono segnali di indebolimento” per le attività nel vecchio continente e che il previsto piano di espansione comporterà la creazione di 12.000 posti di lavoro (50 in media per ogni locale).

La filiale italiana dell’azienda non ha voluto specificare quante saranno le aperture nel nostro paese. Secondo il quotidiano, i vertici del gruppo sottolineano come, a causa della crescita dei prezzi dei generi alimentari dovuti all’inflazione, mangiare nei fast food che offrono menu completi a pochi euro a pasto, è divenuto più conveniente. Una situazione che, unita al piano di rilancio e di ristrutturazione varato dall’azienda da qualche anno, sta premiando i conti del gruppo americano.

McDonald’s si attende un aumento degli utili stimato al 10% e il titolo, non a caso, è stato fra i pochi ad aver chiuso il 2008 con un bilancio positivo (+6%). Se gli investitori e i lavoratori ringraziano molti hanno sollevato il timore che la crisi e il rialzo dei prezzi dei generi alimentari possano portare i consumatori a un taglio della spesa alimentare e soprattutto dei prodotti più freschi (e costosi) a vantaggio di quelli di minor qualità e conservati.

Carlo Cannella, presidente dell’Inran, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, spiega che “in Italia non appare esserci un problema in questo senso”: “i dati sui consumi di Natale dimostrano che gli italiani all’alimentare non rinunciano e non bisogna fare allarmismi o demonizzazioni”. Cannella, che ha ricordato come in Italia dove resta forte la tradizione della dieta mediterranea, le catene di fast food non hanno ottenuto il successo visto in altri paesi spiega così: “l’importante è che il consumatore, attraverso una corretta educazione alimentare, conosca cosa mangia” e che “all’offerta di McDonald’s e dei suoi nuovi ristoranti si possa affiancare quella di altrettanti mercati tradizionali agricoli”.

In Italia dal 1985, quando aprì il primo locale a Bolzano seguito da quello di Roma in Piazza di Spagna, McDonald’s ha raggiunto nel nostro paese 380 ristoranti e 12.000 dipendenti e, per venire incontro ai gusti dei consumatori, sta lanciando una serie di prodotti che utilizzano alimenti tipici della nostra tradizione (anche a marchio Igp).

Una soluzione che, a detta di diversi esperti, non cambia l’offerta che resta quella di una dieta monotona e continentale rispetto a quella varia e mediterranea che caratterizza la tradizione italiana. Più in generale il gruppo, oggetto di feroci critiche da parte di gruppi ambientalisti ed esperti della nutrizione oltre che protagonista, in negativo, della pellicola “Super Size Me”, si sta comunque muovendo verso una maggiore comunicazione e attenzione a un’alimentazione equilibrata e una dieta più bilanciata.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli