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CRISI - NEL 2010 -3% LA SPESA PER I CONSUMI ALIMENTARI DEGLI ITALIANI. CALO PREVISTO ANCHE PER LA PRODUZIONE (-2,1%), FRENATA DEI PREZZI (-4/5%) E COSTI PRODUTTIVI IN CRESCITA (+4,5%): LO DICE LA CIA. E PIU’ DEL 90% DEGLI ITALIANI DICE NO AGLI OGM

Il 2010 anno “nero” per gli agricoltori in Italia: diminuisce la spesa degli italiani del 3% nei generi alimentari, si prevede un calo nella produzione (-2,1%) e nei prezzi (-4/5%) e un incremento dei costi produttivi (+4,5%). E’ il risultato di una ricerca della Cia - Confederazione Italiana Agricoltori, che rileva anche una riluttanza quasi assoluta da parte degli italiani (90%) nell’adoperare gli Ogm nelle nostre coltivazioni.

Secondo la Cia, sulla base delle rilevazioni territoriali delle sue strutture e dei dati Istat e Ismea, risulta che a causa della crisi la spesa per i consumi alimentari degli italiani è diminuita del 3%. Un altro dato che emerge dalla ricerca è che il 90% degli interpellati considera l’agricoltura un elemento importante per l’avvenire e che più del 90% sono fortemente contrari all’introduzione di Ogm nelle coltivazioni nelle nostre campagne, mentre il 78% si fida poco delle produzioni non italiane e afferma di essere disponibile a pagare il 10% in più i prodotti agricoli, ovviamente nazionali.

La Cia, infine, prevede che anche il 2010 sarà un anno “nero” per l’agricoltura italiana, con un calo della produzione (-2,1%) e del valore aggiunto (-2,5/3%), prezzi all’origine in frenata (-4/5%) e costi (produttivi, contributivi e burocratici) in ulteriore crescita (+4,5%), mentre i redditi degli agricoltori dovrebbero subire un nuovo “taglio” (tra il 6 e il 7%) rispetto al 2009, quando si è avuta una flessione di circa il 21%. Unico dato positivo è l’export in crescita (+3,3% in valore) e import in lieve rallentamento.

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