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CROLLA IL MITO SALUTISTA? PER GLI STUDIOSI DELL’UNIVERSITÀ DI GRAZ IN AUSTRIA CHI SCEGLIE LA DIETA VEGETARIANA SVILUPPEREBBE PIÙ FACILMENTE ALLERGIE E ANDREBBE INCONTRO AD UN RISCHIO DOPPIO DI INFARTO E TUMORE. CON I VEGETARIANI PIÙ DEPRESSI ...

Crolla il mito salutista? Secondo alcuni studiosi austriaci dell’Università di Graz, chi sceglie la dieta vegetariana svilupperebbe più facilmente allergie e soprattutto andrebbe incontro a un rischio doppio di infarto e tumore rispetto a chi mangia carne all’interno di una dieta equilibrata che include anche frutta e verdura in abbondanza. La dieta vegetariana, dunque, potrebbe non essere poi così salutare. Anche perché secondo lo studio dell’Università austriaca i vegetariani sarebbero più soggetto ad ansia e depressione.

La ricerca, pubblicata sulla rivista Plos One, e per la quale gli studiosi hanno attinto ad alcuni dati dell’Austrian Health Interview Survey, un sondaggio periodico sullo stato generale di salute della popolazione, evidenzia infatti che i vegetariani, che solo in Italia sono poco meno di 5 milioni, risultano essere più attivi e più snelli (perché hanno un indice di massa corporea inferiore a chi invece include regolarmente nella propria dieta la carne), meno propensi a dei vizi che fanno male alla salute, come quello del fumo e del consumo eccessivo di alcolici, ma al tempo stesso risultano essere meno in salute. Sono a rischio maggiore di allergie e intolleranze, di problemi cardiovascolari e oncologici e nel complesso ansiosi e depressi. In più, secondo gli studiosi, a una dieta povera di grassi animali sarebbero associate anche alcuni abitudini che possono risultare rischiose, come quella di non effettuare le vaccinazioni e non di non pensare alla prevenzione.

A detta degli stessi autori lo studio necessita di ulteriori approfondimenti, ma dal mondo dei vegetariani e dei vegani si levano le prime critiche. “Si tratta di uno studio su dati incrociati e non evolutivi, condotto su una determinata popolazione in una determinata frazione di tempo - spiega Paola Segurini, responsabile del settore veg della Lav (Lega anti-vivisezione) - in più i dati del sondaggio preso come riferimento sono del 2006-2007, molte cose oggi sono cambiate rispetto a quegli anni, c’è maggiore consapevolezza da parte delle persone sul ruolo importante che un alimentazione sana gioca per la salute. Inoltre - spiega ancora la responsabile del settore veg della Lav - nello studio la maggior parte delle persone definite vegetariane mangia anche pesce, ma vegetariano è per definizione colui che esclude dalla propria dieta carne e pesce. Insomma - conclude Segurini - manteniamo ferma la nostra convinzione che mangiare vegano fa bene e assistiamo a un aumento di interesse e di attrattiva di questo tipo di alimentazione, supportati anche dalla conclusione a cui sono giunte le due maggiori autorità internazionali in materia di nutrizione, l’American Dietetic Association e i Dietitians of Canada, che in position paper stabiliscono che le diete totalmente vegetariane o vegane sono salutari, adeguate dal punto di vista nutrizionale, e possono conferire benefici per la salute nella prevenzione e nel trattamento di alcune patologie.Questa posizione è basata su più di 250 lavori scientifici”.

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