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CROLLA LA PRODUZIONE DI CASTAGNE: -25% SUL 2002, MA LA QUALITA' E’ TRA PIU' ELEVATE DEGLI ULTIMI 10 ANNI ... E COSI' LE CALDARROSTE SONO PIU' CARE DEL CAVIALE!

Più cara del caviale del Volga o delle uova di pernice: è quanto può succedere ai prezzi di vendita della castagna quando si tramuta in caldarrosta: questa "metamorfosi", denuncia la Coldiretti, fa moltiplicare per 20 i prezzi di vendita. Secondo un'indagine di mercato, a fronte di un prezzo pagato ai produttori agricoli tra i 2 e i 4 Euro al kg per le "Rolls Royce" delle castagne nostrane, per le strade delle principali città le caldarroste, spesso di incerta provenienza,sono vendute da 20 a 40 Euro al kg.

Le castagne: la produzione 2003

Crolla nel 2003 la produzione nazionale delle castagne che dovrebbe raggiungere le 40.000 tonnellate negli oltre 230.000 ettari coltivati in Italia, con una riduzione di un quarto (25%) sul 2002: lo stima la Coldiretti nel sottolineare che, nonostante il calo quantitativo dovuto alla siccità, la qualità della produzione raggiungerà quest'anno un livello tra i più elevati degli ultimi dieci anni.
Benché negli ultimi cento anni la produzione nazionale, di quello che Giovanni Pascoli definiva "l'italico albero del pane", si sia ridotta di 20 volte (nel 1911 era 829.000 tonnellate), l'Italia rimane il principale Paese produttore in Europa ed è quarto a livello mondiale dopo Cina, Corea del Sud e Turchia. Oltre un terzo della produzione nazionale arriverà dalla Campania e a seguire da Toscana, Lazio, Calabria e Piemonte che rappresentano le principali Regioni produttrici.
Il primato italiano sul piano qualitativo è confermato dalla presenza di ben 6 tipi di castagne che hanno ottenuto il riconoscimento europeo, tre delle quali si trovano in Toscana e sono il Marrone del Mugello igp, la Castagna del Monte Amiata Iigp e la Farina di Neccio della Garfagnana dop; in Campania, è riconosciuta la Castagna di Montella igp, in Emilia Romagna il Marrone di Castel del Rio igp e in Veneto il Marrone di San Zeno. Sono inoltre ben 45 i tipi di castagna censiti dalle Regioni nell'elenco dei prodotti tradizionali.
La produzione nazionale di castagne viene destinata per il 30% all'esportazione, per il 14% all'industria dolciaria, per il 6% all'essiccazione e per il 50% nella commercializzazione allo stato fresco da preparare in diversi modi (arrosto, lesse; cotte in latte e zucchero, usate per particolari ripieni, nei primi piatti o nei secondi a base di carne).

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