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CROLLO DEI PREZZI SUI CAMPI: LA FRUTTA, GLI ORTAGGI E IL VINO COSTANO MENO DI 5 ANNI FA. A DIRLO LA CIA - CONFEDERAZIONE ITALIANA AGRICOLTORI

Non accenna ad arrestarsi il crollo dei prezzi sui campi. A gennaio è proseguita la caduta libera: meno 10% sullo stesso periodo 2009. Vini, frutta, ortaggi e cereali (in particolare grano duro) guidano la classifica dei ribassi e, costano, in pratica, meno di 5 anni fa. E così gli agricoltori vedono diminuire i loro redditi anche in presenza di sempre più onerosi costi produttivi, contributivi e burocratici e della mancanza di una politica attenta alle esigenze di un settore che è ormai piombato in una profonda crisi. Il che si è tradotto in una discesa record dei redditi (-25,3% sul 2008).

A segnalarlo sono i dati della Cia - Confederazione Italiana Agricoltori, elaborati sulla base anche delle ultime rilevazioni dell’Ismea. Dati che confermano la gravità della denuncia da parte della Cia che sottolinea la situazione drammatica in cui versano le imprese agricole, molte delle quali rischiano addirittura di chiudere i battenti. Per tutti i settori si registra, infatti, una netta picchiata nelle quotazioni alla produzione. Particolarmente accentuato è - avverte la Cia - il calo per i vini (-13,9%), per la frutta (-12,5%), per gli ortaggi (-9,1%), per i cereali (-4%, con punte anche del 15-18% per il grano duro).

La Cia segnala anche una diminuzione per i prodotti lattiero-caseari (-1,2%), per i bovini (-2,5%), per i suini (-0,5%). E’ caduta verticale, invece, per i volatili domestici (-20,3%).

La flessione dei prezzi all’origine di gennaio si conferma anche rispetto al precedente mese di dicembre: le coltivazioni calano di circa l’1%, mentre i prodotti zootecnici dello 0,5%. Tra i prodotti vegetali, la frutta segna una diminuzione del 2%; ortaggi, cereali e vino scendono tra lo 0,5 e l’1,3%. Nel comparto zootecnico, gli ovini e i caprini segnano un meno 6,7%, i volatili domestici un meno 5,6%, le uova fresche un meno 4,9%. Sostanzialmente stabili le quotazioni dei lattiero-caseari e dei suini.

Per questa ragione la Cia evidenzia l’esigenza, da parte del governo, di interventi straordinari e concreti che permettano di fornire un solido sostegno alle imprese agricole che oggi vivono una fase di grande emergenza.

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