02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)
INVERTIRE LA ROTTA

Crollo dell’export in Cina? L’Italia del vino risponde puntando su formazione e alta ristorazione

Ad offrire una nuova occasione, “The Great 100 Italian Wineries of Italy” n. 1 a Shanghai, con la regia del wine writer Ian D’Agata

Nella frenata delle esportazioni di vino italiano nel mondo, nei primi quattro mesi 2023, per le difficoltà dell’economia globale, pesa non poco l’involuzione dell’export in Cina, considerata da sempre una “promessa” ma mancata, con le spedizioni nel Paese del Dragone, secondo i dati Istat sul commercio estero relativi al periodo gennaio-aprile 2023, analizzati da WineNews, che hanno fatto registrare un crollo del -24,4% a valore, a 28,9 milioni di euro. Ma l’Italia del vino, dopo anni di investimenti importanti, non ci sta, e, per gli esperti, è ancora fondamentale puntare sulla formazione della cultura del vino italiano e in grandi eventi, per mostrare al pubblico più ampio possibile il meglio del vino italiano, quelle etichette delle grandi griffe capaci di spianare la strada nei mercati e costruire l’immagine del Belpaese. E, nei giorni scorsi a Shanghai, è andato in scena “The Great 100 Italian Wineries of Italy” n. 1, l’evento improntato al business e alla comunicazione firmato da “Terroir Sense Wine Review”, del wine writer Ian D’Agata, uno dei più profondi conoscitori del vino italiano e delle sue peculiarità (ed autore, ogni anno, della sua “The Great 100 Italian Wines off the Year”), insieme a Shanghai United Media Group, la principale società di giornali in Cina (che supervisiona i tre maggiori media statali a Shanghai), e TasteSpirit, la più grande azienda cinese di media e formazione sul vino, con protagoniste oltre 60 tra le migliori aziende vinicole italiane e oltre 330 tra i loro vini top, molti dei quali non ancora importati in Cina.
Da Lageder a Barone Pizzini, da Benanti a Brigaldara, da Castello di Ama a Donnafugata, da Elvio Cogno a Fantinel, da Fuligni a Gravner, da Marchesi di Gresy a Nino Franco, da Masi a Planeta, da Tedeschi a Paolo Saracco, da Sesta di Sopra a Guido Berlucchi e Tua Rita, hanno incontrato appassionati cinesi ed oltre 2.000 distributori e professionisti della ristorazione e dell’ospitalità di alto livello del Paese del Dragone, registrando il sold out nei tasting e nelle masterclass, al St. Regis Hotel di Shanghai, e negli eventi nei suoi ristoranti e locali più famosi.
Tutti concordi di come questa sia la strada
- da Emanuele Restelli, Head Sommelier di Da Vittorio Shanghai, il miglior ristorante stellato italiano nel mondo, vincitore del Premio “Italy Wine List of the Year in China” 2023, a Giampaolo Roma, proprietario del ristorante Roma, uno degli attuali “hotspot” gastronomici di Shanghai, da Matteo Cecchetto, Senior Brand Manager del dipartimento Fine Wine di Summergate, uno dei principali importatori di vino cinese, a James Teng, Head Sommelier dei ristoranti The Middle House, tra cui Frasca, vincitore della “Best Value Italian Wine List of the Year in Cina” 2023 - e l’aspetto fondamentale di quello che è stato, ad oggi, l’evento enoico dell’anno a Shanghai.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli