McDonald's Italia vara l'operazione trasparenza: il 26 maggio le cucine di 200 ristoranti, saranno aperte al pubblico che potrà curiosare dietro "le quinte" della catena di fast food più grande del mondo. Tra le 10 e le 12 e le 15 e le 18 ai clienti dei locali sarà permesso saltare dietro il "bancone", aggirarsi a piccoli gruppi nelle aree di norma non accessibili e assistere a tutte le fasi
della preparazione dei cibi: dalla conservazione degli alimenti, al loro confezionamento fino alla vendita degli hamburger. Ciascun turno di visita - si legge in un comunicato - avrà durata di un'ora e potrà essere prenotato dal 13 al 25 maggio, nei ristoranti che esporrano l'immagine di una mano guantata di seta, il simbolo scelto per la campagna "McDonald's senza segreti".
"McDonald's - ha spiegato il presidente dell'unità
italiana, Mario Resca - non ha mai avuto segreti, quindi
mostrarci completamente al consumatore dovrebbe essere scontato. La straordinarietà dell'operazione - ha aggiunto - sta nella diffusione e nell'importanza dell'organizzazione oltre che nel fatto che è la prima volta che in Italia una catena di ristorazione della nostra importanza apre completamente le proprie cucine al pubblico".
L'indagine: McDonald's, molto frequnatto e poco conosciuto
La grande "M" gialla in sfondo rosso di McDonald's piace agli italiani, ma è poco conosciuta: emerge da una ricerca condotta dall'Ispo e presentata ieri da Renato Mannheimer, presidente dell'Istituto a Milano. Secondo il presidente di McDonald's Italia, in media l'italiano frequenta i fast-food affiliati una volta ogni 15 giorni, di conseguenza ogni 45 pasti uno è a base di "Big Mac" o altre specialità del gruppo. Ogni giorno, poi, varcano la soglia dei 330 ristoranti, che impiegano 16.500 dipendenti in Italia, ben 650.000 clienti, ma, secondo la ricerca dell'Ispo, sulla base di un campione di 5.000 persone, solo il 14% conosce
la provenienza dei cibi serviti, che per l'80% dei casi sono di produzione nazionale. Riguardo all'organizzazione della struttura, solo il 71% sa che è affidata in franchising al gestore locale. Riguardo al contratto di lavoro, basato sul part-time, il 52% degli intervistati non sa che le assunzioni sono regolari. "Quando dobbiamo aprire un nuovo ristorante - ha detto Resca - spieghiamo sempre che offriamo lavoro regolare. Il part-time, inoltre, consente agli studenti di seguire gli studi e alle madri di poter badare alla propria famiglia". "Siamo molto frequentati e poco conosciuti per questo dal 26
maggio chi vorrà potrà visitare le cucine dei nostri
ristoranti e scoprire cosa c'é veramente dietro alla nostra
organizzazione", ha conscluso Resca spiegando l'operazione
"Porte aperte" che permetterà dal 26 maggio di visitare le
cucine dei diversi McDonald's. (Ansa)
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