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COLLEZIONISMO

Da Bolaffi, la Borgogna, con La Tache Grand Cru Monopole al top, ma anche tanta Italia

Il 16 e 17 novembre, in asta 1.520 lotti, con una ricca presenza italiana (da Sassicaia a Masseto, dal Barolo Giacosa al Monfortino) e francese
BAROLO, BIONDI SANTI, BOLAFFI, Bordeaux, BRUNELLO DI MONTALCINO, BRUNO GIACOSA, CHAMPAGNE, GIACOMO CONTERNO, MASSETO, ORNELLAIA, SASSICAIA, Italia
La Tache Grand Cru Monopole 1995 dal Domaine de la Romanee-Conti al top da Bolaffi

Una bottiglia di La Tâche Grand Cru Monopole 1995 dal Domaine de la Romanee-Conti (base d’asta 8.500 euro), una bottiglia di Musigny Grand Cru 1988 di Domaine G. Roumier (si parte da 6.500 euro) e, ancora, sempre dalla Francia, un prezioso Vosne-Romanée Premier Cru Cros-Parantoux Réserve 1999 di Henri Jayer (base d’asta 6.000 euro). Arrivano dalla Borgogna i lotti più prestigiosi dell’asta da Bolaffi che, il 16 e il 17 novembre a Torino, porterà sotto il martello ben 1.520 lotti tra vini francesi ed esteri, con una ricca presenza di vini italiani da cantine selezionate senza dimenticare i distillati ed i vini fortificati. Fine wines e spirits protagonisti nel capoluogo piemontese con tanti i preziosi lotti italiani, come le cinque bottiglie di Alzero 2000 del mito enoico Giuseppe Quintarelli (base d’asta 2.800 euro); una doppia magnum di una eccellenza quale è il Barolo Monfortino Riserva 2014 di Giacomo Conterno (base d’asta 2.500 euro); gli iconici Brunello di Montalcino Riserva 2013 e 2015 di Biondi Santi nel formato da 6 litri (entrambi come base d’asta a 2.200 euro). Ed ancora, una selezione di Bruno Giacosa che include il Barolo Collina Rionda di Serralunga Etichetta Rossa Riserva Speciale 1967, il Barolo Etichetta Bianca 1970, il Barolo Arione di Serralunga Etichetta Bianca 1971, due bottiglie di Barbaresco Albesani di Neive Etichetta Bianca 1971, una bottiglia di Barbaresco Etichetta Bianca 1973, per un valore a base d’asta di 2.200 euro. Scorrendo i lotti si trovano altri tre punti di riferimento assoluti della Toscana, con le 12 bottiglie di Ornellaia 2015 della famiglia Frescobaldi (base d’asta 1.800 euro), le 3 bottiglie di Masseto 2018 (sempre Gruppo Frescobaldi, base d’asta 1.800 euro), le 6 di Sassicaia della Tenuta San Guido (1.800 euro). Tornando alla Francia, non mancano i lotti dai terroir importanti come Bordeaux (da dove arriva lo Château Lafleur 1982 e Le Pin 1988 di Pomerol, rispettivamente con base d’asta a 3.500 e 2.500 euro) e Champagne (comprese le 6 bottiglie ed una magnum di Salon Cuvée S Le Mesnil Blanc de Blancs Limited Edition Oenotheque Case Brut, base d’asta a 5.000 euro). Ma il lotto più prezioso aspetta alla categoria dei distillati con una bottiglia di Skeldon Full Proof Velier del 1973, rum prezioso con base d’asta a 13.000 euro. Lotti con quotazioni alte abbracciano il whisky della Selezione Samaroli, uno dei nomi più importanti nella storia dei distillati (6 bottiglie, con base d’asta 6.500 euro) e il whisky scozzese da intenditori Macallan Fine and Rare 29 Years Old 1976-2006, base d’asta a 9.000 euro

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