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DA BRINDISI ARRIVA IL “ROMANO-PENSIERO”, MANIFESTO PROGRAMMATICO DEL NUOVO MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE. LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE, ETICHETTATURA D’ORIGINE E CHIUSURA AGLI OGM: ECCO I PUNTI-CHIAVE DELLA SUA “AGRICULTURA”

Non Solo Vino
Il Ministro delle Politiche Agricole Saverio Romano

Arrivano da Brindisi, nella prima Festa internazionale della dieta del Mediterraneo, le prime indicazioni programmatiche del nuovo Ministro delle Politiche Agricole, Saverio Romano. Il suo “manifesto” si incentra sulla valorizzazione dell’agricoltura come elemento fondante della cultura italiana. “Propongo di cambiare il nome di agricoltura in “agricultura”: l’unità d’Italia l’ha fatta l’agricoltura”, ha detto Romano. “La cultura e la civiltà che l’agricoltura rappresentano sono a presidio della nostra identità, del nostro modo di essere, del nostro modo di vivere. È infatti dall’affermazione dell’identità italiana dei nostri prodotti che passa la possibilità di una sempre maggiore competitività dei nostri prodotti. Dico sì all’etichettatura, dico sì alla lotta alla contraffazione dei prodotti, dico no agli Ogm. La strategia politica del ministero dell’Agricoltura si snoderà su alcune linee guida e quelle indicate sono prioritarie”. Insomma, se in gran parte si tratta di una conferma dell’indirizzo del precedente titolare del Dicastero di Via XX Settembre, sul tema degli Ogm Romano dichiara ufficialmente un ritorno sulle posizioni già di Luca Zaia, chiudendo al possibilismo che - almeno in fase di ricerca - caratterizzava Giancarlo Galan. Immediato il plauso di Sergio Marini, presidente della Coldiretti, che ha confermato come l’organizzazione agricola sarà sempre in prima linea nelle battaglie per difendere, in Italia ed in Europa, l’identità territoriale delle produzioni agricole nazionali contro l’omologazione provocata dagli organismi geneticamente modificati, e per smascherare il prodotto estero spacciato come made in Italy, attraverso l’indicazione di provenienza della materia prima in etichetta. “Il futuro della nostra agricoltura - ha detto Marini - sarà nell’essere diversi, e non omologati a quei sistemi produttivi che operano con strutture di costi per noi irraggiungibili e in situazioni di dumping sociale e ambientale intollerabili”.

E, dalla kermesse pugliese che festeggia la Dieta Mediterranea, il neo Ministro non poteva non porre il richiamo sul valore riconosciuto dall’Unesco al nostro stile alimentare. “Riscoprire e valorizzare le virtù della Dieta Mediterranea - ha dichiarato Romano - vuol dire esaltare il valore non soltanto di uno tra i più validi regimi alimentari, ma anche quello di uno stile di vita, che è fatto di prodotti di qualità e punta al benessere fisico oltre che ad una sana e corretta alimentazione. La Dieta Mediterranea, patrimonio immateriale dell’Unesco, è un vanto del nostro territorio ed è uno dei tantissimi motivi per i quali l’Italia è così famosa nel mondo”.

Anche il Coordinatore nazionale della Commissione Politiche agricole nella Conferenza Stato-Regioni, Dario Stefàno, ha espresso soddisfazione per l’orientamento dichiarato da Romano: “incoraggiano le dichiarazioni del nuovo Ministro dell’Agricoltura in tema di Ogm, soprattutto per la condivisione della posizione delle Regioni riguardo alle colture transgeniche, e questo apre un barlume di speranza”. “Il no delle Regioni in tema di Ogm - ha continuato Stefàno - è coerente con la nostra volontà di valorizzare la cultura alimentare mediterranea e il profilo della qualità e della sicurezza che caratterizza il made in Italy agroalimentare nel mondo. Siamo allarmati dai dati sulle patologie derivanti dalle cattive abitudini alimentari, soprattutto perché riguardano le nuove generazioni. La Dieta Mediterranea, che per secoli è stata naturalmente adottata dalle nostre popolazioni, sotto l’influsso negativo dei nuovi modelli alimentari, è stata per troppo tempo penalizzata nelle scelte dei giovani, indirizzati dai media sul modello dei fast food e verso un regime alimentare sregolato, nel quale sono poco presenti frutta, verdura, pesce azzurro, olio extravergine d’oliva, cereali e legumi”.

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