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DA DOMANI, UN “PRESIDIO DELLA LEGALITÀ” DAVANTI ALLA PREFETTURA DI PORDENONE, PER PROTESTARE CONTRO LE MISURE INADEGUATE DISPOSTE DALLA MAGISTRATURA SULLA COLTIVAZIONE OGM ILLEGALE

Un “Presidio della Legalità” davanti alla Prefettura di Pordenone, che rimarrà in piedi fino a quando non saranno attuate le azioni previste dalla legge, ovvero la distruzione dei campi Ogm e i provvedimenti nei confronti dei responsabili della semina di Mon-810 in un campo del Friuli: è quello indetto dalla “Task Force per un’Italia Libera da Ogm”, a partire da domani 30 luglio.

L’iniziativa nasce dai controlli effettuati sulla semina in questione. Il Movimento Libertario e Agricoltori Federati, infatti, avevano parlato di un’azione dimostrativa: sei semi di mais Ogm Mon-810 piantati, il 25 aprile 2010, in un campo “misterioso” in provincia di Pordenone. Ma una volta scoperto il luogo sono scattate le verifiche. E, secondo i risultati delle analisi commissionate da Greenpeace, l’azione si configurerebbe come una vera e propria semina, e non soltanto come una dimostrazione provocatoria, dal momento che tutti gli otto campioni prelevati sono risultati positivi al Mon-810.

La “Task Force per un’Italia Libera da Ogm”, della quale fa parte Greenpeace, ha scritto al Presidente della Repubblica per chiedere un intervento immediato. C’è, infatti, grande preoccupazione, dal momento che la magistratura ha fissato il termine del pronunciamento sul caso ben oltre il periodo di maturazione del mais, con alta probabilità di diffusione dei pollini trangenici: un grave rischio per l’ambiente, la fauna selvatica e sulla vicina agricoltura biologica e tradizionale.

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