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DA LEPRI, CINGHIALI E ALTRI ANIMALI SELVATICI È ALLARME INCIDENTI. E ALL’AGRICOLTURA COSTANO 100 MILIONI DI EURO ALL’ANNO. A DIRLO LA COLDIRETTI

Non tocca solo, in via eccezionale, ai voli con politici importanti, come ci racconta la cronaca recente: sono migliaia le segnalazioni di incidenti stradali causati da lepri, cinghiali e animali selvatici, e non solo in campagna. A dirlo la Coldiretti. Ed oltre ai pericoli per le persone, la moltiplicazione degli animali selvatici sta provocando gravi perdite economiche con i danni causati dalla fauna selvatica che - precisa l’organizzazione agricola - hanno raggiunto in Italia i 100 milioni di euro l’anno.

Non solo le lepri, ma anche i cinghiali, i lupi, e i caprioli sono sempre più numerosi nella campagne attorno alle città, per cui non è più una rarità osservare cinghiali che percorrono le strade dei centri abitati e persino delle grandi metropoli. Il numero di lupi, poi, negli ultimi trent’anni è praticamente triplicato, con centinaia di esemplari diffusi su tutta la catena appenninica ed alpina dove si ripetono i casi di aggressione a mandrie e greggi denunciati dai pastori tra i quali si è diffusa la paura, con allevamenti decimati e migliaia di campi con i raccolti distrutti.

Il proliferare di animali selvatici - denuncia la Coldiretti - non è più solo una questione di risarcimenti dei danni, ma un fatto di sicurezza delle persone e della vita nelle campagne. Per chi opera nelle aree montane e svantaggiate non è solo è a rischio la possibilità di poter proseguire l’attività agricola, ma anche di circolare sulle strade o nelle vicinanze dei centri abitati. La Pubblica Amministrazione - conclude la Coldiretti - deve mettere in campo da subito una serie di soluzioni, dai piani straordinari di controllo, per garantire la selezione e il prelievo degli animali in soprannumero, all'accelerazione delle procedure di rimborso dei danni, coordinando in maniera più efficace i diversi enti che sovrintendono alla gestione del territorio.

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